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Cos’è l’impresa 4.0: tutte le agevolazioni e i vantaggi di puntare sull’innovazione

3 minuti
01Come funziona l’Industria 4.0 02Come cambierà il lavoro

Produzione industriale automatizzata e interconnessa: è questo il focus dell’Industria 4.0, da alcuni anni al centro della trasformazione economica in Italia e nel mondo. Durante la pandemia da Covid19, l’Industry 4.0 e le tecnologie ad esse collegate sono state fondamentali per contrastare la crisi: per questo motivo, il “Piano Industria 4.0” varato dal governo italiano più di 4 anni fa, è stato revisionato in “Piano Impresa 4.0” fino a evolversi in “Piano nazionale della Transizione 4.0”: l’obiettivo è accompagnare le imprese nel processo di innovazione tecnologica e di sostenibilità ambientale. Ma cos’è esattamente l’Industria 4.0?

01Come funziona l’Industria 4.0

L’Industria 4.0, figlia della quarta rivoluzione industriale, è composta di macchine completamente interconnesse tra loro, che dialogano le une con le altre ed effettuano autodiagnostica e manutenzione preventiva. Le nuove tecnologie digitali hanno un impatto decisivo e si articolano in quattro direttrici di sviluppo: la prima riguarda l’utilizzo dei dati, la potenza di calcolo e la connettività, e si declina in big data, open data, Internet of Things (ne sono un esempio casa intelligente, smart building, smart metering, auto intelligenti, smart city) e cloud computing per la centralizzazione delle informazioni e la loro conservazione. La seconda è quella degli analytics perché, una volta raccolti i dati, bisogna ricavarne valore. La terza direttrice di sviluppo è l’interazione tra uomo e macchina, che coinvolge le interfacce “touch”, sempre più diffuse, e la realtà aumentata. Ad aggiungersi, tutto il settore che si occupa del passaggio dal digitale al “reale” e che comprende la stampa 3D, la robotica, le comunicazioni, le interazioni machine-to-machine e le nuove tecnologie per impiegare l’energia in modo mirato, razionalizzando i costi e ottimizzando le prestazioni.

02Come cambierà il lavoro

Diversi esperti stanno cercando di capire come cambierà il lavoro con l’Industria 4.0 e, in particolare, quali nuove professionalità saranno richieste. Dalla ricerca “The Future of the Jobs“, presentata al World Economic Forum 2016, è emerso che si verificherà la creazione di 2 nuovi milioni di posti di lavoro, ma contemporaneamente ne spariranno 7, con un saldo netto negativo di oltre 5 milioni di posti di lavoro. La previsione per l’Italia è di 200mila posti creati e altrettanti persi, meglio rispetto ad altri Paesi come Francia e Germania: si stima che le perdite si concentreranno nelle aree amministrative e della produzione, andranno a compensare gli incrementi in area finanziaria e di management, informatica e ingegneria. Cambiano anche le competenze e abilità ricercate: il problem solving sarà la soft skill più ricercata e assumeranno più importanza pensiero critico e creatività.

 

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