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Moda: la metà degli abiti venduti online è realizzata con plastica vergine

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01Cosa dice lo studio 02La reazione dei brand

Rendere la moda sostenibile è uno degli obiettivi perseguiti dai marchi del settore fashion attenti all’ambiente e al suo futuro. Tuttavia, nonostante l’intenzione di ridurre il grosso impatto ambientale della fashion industry, circa la metà degli abiti venduti da grandi marchi di moda online sono realizzati interamente con plastica vergine, prodotta utilizzando materie prime e non materie riciclate. A darne evidenza è uno studio della Royal society for arts, manufactures and commerce (Rsa), che ha preso in analisi circa 10mila capi trovati su siti come Asos, Boohoo, Missguided e PrettyLittleThing, nell’arco di due settimane di maggio.

L’industria della moda è tra i settori più decisivi nei livelli di inquinamento al mondo, non solo per quanto riguarda la sovrapproduzione di vestiti, ma anche per il loro smaltimento: nel Regno Unito, ad esempio, 300mila tonnellate di abiti vengono bruciate ogni anno. Per questo, conoscerne l’impatto ambientale dei brand che si acquistano, è fondamentale per fare acquisti davvero sostenibili e non lasciarsi ingannare dalle strategie di greenwashing.

01Cosa dice lo studio

Dei 10mila articoli analizzati nell’arco di tempo considerato, Rsa ha rilevato che una media del 49% viene realizzata interamente con nuove plastiche come poliestere, acrilico e nylon. Solo l’1% degli abiti contiene tessuto riciclato. Un dato che non sorprende, a causa dell’uso massiccio di fibre sintetiche prodotte con combustibili fossili e il boom del fast fashion degli ultimi venti anni che ha la moda “usa e getta” a proliferare. Come spiega Josie Warden, tra gli autori del rapporto, i tessuti del fast fashion necessitano di grandi quantità di energia in fase di produzione e alimentano il settore petrolchimico, determinando un impatto dannoso su inquinamento e cambiamenti climatici. A peggiorare il quadro, la poca consapevolezza tra gli acquirenti su come alcuni tipi di materiali vengano realizzati.

02La reazione dei brand

Non solo eliminare la plastica dalla produzione di capi di scarsa fattura, ma cambiare il modo di approcciarsi alla moda e fare del riciclo e del riutilizzo un’abitudine: anche tanti materiali naturali, come cotone e viscosa, hanno un notevole impatto ambientale. Per questo, è necessario che sia la scala di produzione a cambiare: i brand hanno cominciato a prendere provvedimenti e, dopo le rivelazioni di salari e condizioni di lavoro scadenti in alcune fabbriche dei suoi fornitori, Boohoo, che possiede PrettyLittleThing, ha avviato una revisione completa della sua catena di approvvigionamento e ha dichiarato che entro il 2025 i tessuti dei suoi abiti, realizzati all’80% in cotone o poliestere, saranno riciclati. Nel frattempo, conoscere i consigli per vestire sostenibile, è una piccola ma importante azione per cambiare il sistema.

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