reddito-energetico

Che cos’è e come funziona il reddito energetico

3 minuti
01Come funziona il reddito energetico 02Esempi pratici in Italia

Diffondere l’utilizzo di energie rinnovabili in tutto il Paese: è questo l’obiettivo del reddito energetico, l’iniziativa che vede l’impiego di 200 milioni di euro per l’incentivazione dell’utilizzo di pannelli fotovoltaici, da installare prevalentemente sui tetti di abitazioni e condomini. Articolata in base a soglie di reddito, punta a favorire l’impiego di energie rinnovabili anche tra chi, altrimenti, avrebbe difficile accesso a queste tecnologie.

01Come funziona il reddito energetico

Il reddito energetico prevede la concessione di contributi regionali mirati ad acquisto e installazione di impianti di energia rinnovabile. Gli utenti interessati sono soprattutto quelli che non hanno la disponibilità economica da investire negli strumenti necessari. I beneficiari del reddito hanno l’obbligo di sottoscrivere una convenzione con il GSE (Gestore Servizi Energetici), attivando il servizio di scambio sul posto dell’energia prodotta dagli impianti. Allo stesso tempo, gli utenti si impegnano a cedere alla regione gli eventuali crediti maturati verso il GSE, in ragione del servizio di scambio sul posto. Si tratta di un meccanismo di compensazione dell’energia prodotta e immessa in rete con quella prelevata e consumata in un momento diverso da quello della produzione.  Per accedere ai benefici previsti dal reddito energetico, è necessario rientrare in determinate soglie di reddito perché, come anticipato, il provvedimento mira soprattutto a coinvolgere le fasce della popolazione che altrimenti avrebbero difficoltà ad acquistare strumenti come pannelli fotovoltaici.

02Esempi pratici in Italia

Ad oggi, l’attuazione del reddito energetico segue soprattutto le dinamiche regionali delle aree che hanno investito in questa iniziativa. Il riferimento di carattere nazionale è la delibera Cipe n.7 del 17 marzo 2020 che definisce il fondo nazionale del reddito energetico, come “finalizzato a dare unità programmatica e finanziaria all’insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese”. Il reddito energetico, quindi, punta a favorire la diffusione delle energie pulite e rinnovabili, ma anche a diminuire la povertà energetica soprattutto nelle aree territoriali del Sud. La prima regione italiana ad implementare il reddito energetico è stata la Sardegna, a Porto Torres, già a partire dal 2018. Il progetto ha fatto registrare numeri incoraggianti, tra cui 50 nuovi impianti fotovoltaici installati. Il caso del Lazio, invece, oltre ai pannelli fotovoltaici, estende i benefici anche ad altre fonti rinnovabili e, nella proposta per il reddito energetico laziale, la regione dovrebbe prendersi carico di acquisto, installazione, connessione e assicurazione degli impianti dotati di appositi sistemi di monitoraggio della produzione, consultabili anche da remoto. A causa dell’eterogeneità normativa a livello regionale, vige l’esigenza di un riferimento centrale ma, al momento, manca una indicazione concreta di quando il reddito energetico sarà operativo a livello nazionale.

Promo
CVA FACILECOSÌ

L’offerta 100% green su misura per te. Conosci in anticipo la tua spesa e ti dimentichi della bolletta!

vai all'offerta

Casa a risparmio energetico e alto comfort? Si può fare

Gli interventi per il risparmio energetico permettono di risparmiare energia a casa: ecco quali elettrodomestici comprare e come usarli per consumare meno.

Comunità energetiche rinnovabili: cosa sono e quali vantaggi?

Anche in Italia cittadini e imprese si possono associare per produrre e consumare energia rinnovabile: ecco come funziona.