Fare la spesa online è più ecosostenibile?

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Riempire il carrello senza muoversi da casa: la spesa online è una realtà in espansione per un elevato numero di consumatori e la tendenza ha conosciuto un nuovo incremento con le impellenti necessità emergenziali.

Dall’inizio del 2020 a oggi sono 2 milioni i nuovi consumatori online in Italia (in tutto 29 milioni), di cui ben 1,3 milioni sarebbero da attribuire all’impatto dell’emergenza sanitaria del Covid-19: una nuova abitudine che, data la comodità che acquistare online comporta, potrebbe rafforzarsi ulteriormente.

Da questo punto di vista, i supermercati offrono già diverse modalità di ritiro o consegna a domicilio: è possibile usufruire del servizio di delivery a casa, anche durante il weekend, e ritirare il proprio ordine in negozio 7 giorni su 7, oppure presso i locker 24 ore su 24. Tutte queste modalità di ritiro e consegna svincolano i clienti dal dover restare a casa durante i propri giorni di riposo e permettono di ricevere la spesa letteralmente quando vogliono, ma anche di poterla ritirare senza file e senza orari, h24.

I vantaggi della spesa online e come renderla ecosostenibile

Oltre ad essere comoda e flessibile, la spesa online può essere un modo sostenibile di riempire il nostro carrello. Ridurre il numero di auto o mezzi a motore da e per i punti vendita permette di tagliare l’impatto ambientale e gestire gli ordini in base alle aree e agli orari, abbassando drasticamente l’utilizzo di mezzi inquinanti.

Tuttavia, affinché la spesa online sia davvero un’abitudine sostenibile per il nostro pianeta futuro, è necessario affrontare nuove sfide e lavorare in modo specifico sulla sostenibilità della consegna. Spesso i mezzi usati per la consegna non sono all’altezza della svolta green necessaria, richiesta anche dai consumatori: le iniziative che si possono intraprendere sono molte e incidono soprattutto nella grande distribuzione organizzata, dove il prodotto ha una durata di vita più limitata. Per rendere la spesa online 100% green, occorre:

  • diminuire gli imballaggi per la consegna della spesa. In alternativa, usare imballaggi restituibili e riutilizzabili;
  • utilizzare macchine e scooter elettrici per le consegne, soprattutto nelle grandi città: l’utilizzo delle auto elettriche per la consegna della spesa corrisponde a una grande diminuzione di CO2 nell’aria;
  • ottimizzare i percorsi delle consegne tramite software che calcolino i tragitti migliori per i fattorini.

Da parte dei consumatori, invece, è necessario seguire le stesse accortezze della spesa offline sostenibile per essere attenti all’impatto ambientale anche quando si riempie il carrello online:

  • evitare gli sprechi pianificando la spesa settimanale;
  • acquistare solo i prodotti necessari e non quelli superflui;
  • limitare l’acquisto di prodotti “usa e getta”;
  • scegliere ortofrutta di stagione per diminuire l’impatto ambientale di massicce importazioni.

La spesa online può essere ecologica ma, per coniugare acquisiti e sostenibilità, sono necessari collaborazione e consapevolezza: in questo modo, anche la comodità di ricevere la spesa a casa può diventare un comportamento green in grado di ridurre la nostra impronta ambientale.

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