Mercato del riciclo solare: nel 2030 sarà quotato 2,7 miliardi

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01Come l’economia circolare aiuta il settore fotovoltaico 02Quali sono i maggiori mercati mondiali del riciclo solare

“Fare di necessità virtù”: un principio che viene applicato quando ci sono situazioni particolarmente critiche che mettono di fronte a scelte difficili e complesse, che poi si rilevano virtuose e vincenti.

Nello scenario della grave crisi energetica che il mondo sta vivendo, la strategia scelta da molti Paesi per conquistare l’indipendenza energetica dal gas russo e dalle altre materie prime di Mosca è quella dello sviluppo delle fonti rinnovabili.

Una strada virtuosa che però presenta alcuni ostacoli: come accade sulla via del solare fotovoltaico, dove si registra l’aumento del prezzo dei componenti e si temono possibili restrizioni e colli di bottiglia nelle forniture.

E allora? Di nuovo torna utile il solito saggio principio: la scelta migliore è quella che spinge verso forti investimenti nella seconda vita di celle e pannelli, cioè nel riciclo dei componenti fotovoltaici.

01Come l’economia circolare aiuta il settore fotovoltaico

Ecco allora che l’economia circolare va in soccorso alla crescita degli impianti fotovoltaici e si profila come l’unica soluzione praticabile contro eventuali tagli nell’offerta. A tal punto che, secondo un recente studio effettuato da Rystad Energy (società indipendente di ricerca energetica e business intelligence), il mercato del riciclo dei componenti degli impianti fotovoltaici potrebbe valere entro la fine del decennio ben 2,7 miliardi di euro.

Una proiezione che annuncia una crescita record vista la situazione odierna del nuovo mercato del riciclo solare, che con i suoi primi passi oggi registra un valore di settore pari a circa 170 milioni di dollari e una percentuale pari allo 0,08% degli investimenti globali nel fotovoltaico.

Ma questi numeri potrebbero cambiare in modo repentino in risposta all’aumento dei prezzi di componenti essenziali delle tecnologie solari: parliamo del silicio, del vetro solare, dell’acciaio e dell’alluminio. All’incapacità di soddisfare una domanda sempre maggiore di questi materiali, si aggiungono altri due problemi: la mancanza di container e l’aumento dei costi di trasporto.

Un insieme di fattori che, provocando un forte aumento dei prezzi, rende certamente più conveniente puntare sulla seconda vita dei componenti fotovoltaici.

02Quali sono i maggiori mercati mondiali del riciclo solare

Nel dettaglio la ricerca di Rystad Energy ha ipotizzato una durata di 15 anni per modulo e, analizzando l’attività di installazione nel 2022, ha valutato quali regioni e paesi riusciranno a riciclare il maggior numero di componenti nel 2037.

Sul gradino più alto del podio si trova la Cina, che entro la fine di quest’anno dovrebbe completare l’installazione del 40% degli impianti fotovoltaici mondiali: questo significa che quando questi pannelli raggiungeranno il fine vita, il loro valore di riciclaggio stimato sarà di 3,8 miliardi di dollari, su un totale globale di 9,6 miliardi di dollari.

Al secondo posto si inserisce l’India con un valore stimato di 800 milioni di dollari e ancora Asia per il terzo posto, dove si posiziona il Giappone con un valore stimato di 200 milioni di dollari.

A trarre forti vantaggi dal riciclo dei componenti fotovoltaici è anche il Nord America con 1,5 miliardi di dollari. Arriva poi l’Europa con un valore complessivo di materiale solare riciclabile pari a 1,4 miliardi di dollari.

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