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Ristorante più sostenibile al mondo: efficienza energetica ed economia circolare

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01 Efficienza energetica: anche al ristorante si può 02Economia circolare e riduzione degli sprechi alimentari

Circondato da 700 alberi piantati dai proprietari, supera i limiti dell’architettura moderna e si integra con la natura circostante: Azurmendi Restaurant, locale di Bilbao di proprietà dello chef Eneko Atxa, è il ristorante più sostenibile al mondo. Ma non è la sola struttura bioclimatica a proclamarlo tale. Oltre all’utilizzo di materiali locali e riciclati, il ristorante spagnolo adotta sistemi di energia rinnovabile estremamente all’avanguardia e concretizza il processo di economia circolare in ogni sua scelta.

01 Efficienza energetica: anche al ristorante si può

Completato nel 2010 ed oggi gestito dai proprietari Eneko Atxa e Gorka Izagirre, l’edificio “bioclimatico” è stato progettato per ridurre al minimo l’impatto ambientale. A rendere super efficiente l’Azurmendi è l’elevato livello di isolamento termico, gli infissi e il vetro ad alte prestazioni, in grado quest’ultimo di migliorare il risparmio energetico del 50%. L’intero edificio trae energia dai pannelli fotovoltaici e da un impianto geotermico. Questo consente che l’acqua piovana venga immagazzinata in serbatoi in grado di coprire il 100% delle esigenze di irrigazione e servizi igienici. Inoltre, per ridurre ulteriormente la sua impronta di carbonio, i proprietari hanno anche piantato 700 alberi autoctoni.

02Economia circolare e riduzione degli sprechi alimentari

Oltre all’efficienza energetica dell’edificio, il ristorante guarda ai produttori locali, al riciclo e ad una banca del germoplasma per la conservazione di oltre 400 varietà d’ortaggi. L’Azurmendi aderisce all’iniziativa promossa dal Comune di Larrabetzu per riciclare tutti i rifiuti organici del ristorante in compost, successivamente utilizzato dagli agricoltori locali per fertilizzare i loro campi. Da qui l’idea di applicare anche ad un ristorante i concetti di economia circolare e condivisione: il ristorante lavora a stretto contatto con i diversi produttori della zona, che riforniscono le cucine con ingredienti locali a chilometro zero e raccolti da un singolo camion in un unico viaggio in modo da ridurre al minimo le emissioni di carbonio. Per dimostrare l’importanza di preservare la biodiversità, i proprietari del ristorante stanno lavorando anche su una banca del germoplasma che, una volta completata, potrà ospitare oltre 400 varietà di ortaggi locali.

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