Economia circolare: come applicarla alle aziende

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01Economia circolare: obiettivi e principi 02Come applicare l’economia circolare in azienda

Se fino a qualche tempo fa il concetto di economia circolare sembrava interessare solo una nicchia di soggetti, legati per lo più ai temi dell’ambiente e dell’energia, oggi la circular economy può essere applicata anche al modello di business delle aziende. Ma di cosa si tratta esattamente e in che modo l’economia circolare definisce le logiche con cui un’organizzazione crea, distribuisce e raccoglie il valore? Scopriamolo insieme.

01Economia circolare: obiettivi e principi

L’economia circolare, come afferma la Ellen MacArthur Foundation, indica “un’economia pensata per potersi rigenerare da sola”. Questo significa che il sistema economico viene pianificato in modo da riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi. Il modello economico lineare, invece, si basa sull’accessibilità di grandi quantità di risorse ed energia e, per questo motivo, è sempre meno adeguato alla realtà attuale. Le iniziative a sostegno dell’efficienza lavorano con l’obiettivo di ridurre le risorse e l’energia fossile impiegata per ciascuna unità di produzione, ma da sole non sono sufficienti a risolvere la natura finita degli stock. Per questo la transizione dal modello lineare a un modello circolare è urgente e necessaria perché capace, in tutte le fasi del processo produttivo, di limitare l’apporto di materia ed energia in ingresso e di minimizzare scarti e perdite.

Adottare un approccio circolare significa rivedere tutte le fasi dell’intero ciclo produttivo. Questa attenzione passa per il rispetto di 5 criteri fondamentali:

  1. Ecoprogettazione: progettare i prodotti tenendo in considerazione, già dalla fase preliminare, le caratteristiche che ne permetteranno lo smontaggio o la ristrutturazione.
  2. Modularità e versatilità: l’utilizzo e l’impiego di ogni prodotto deve potersi adattare al cambiamento delle condizioni esterne.
  3. Energie rinnovabili: scegliere l’energia prodotta da fonti rinnovabili per agevolare il rapido abbandono del modello energetico fondato sulle fonti fossili.
  4. Approccio ecosistemico: avere attenzione per l’intero sistema produttivo, con tutte le sue dimensioni, considerando le relazioni causa-effetto tra le diverse componenti.
  5. Recupero dei materiali: prediligere le materie prime “seconde”, definite così perché provenienti da filiere di recupero in grado di preservarne le qualità.

02Come applicare l’economia circolare in azienda

Fare economia circolare significa coinvolgere tutta l’azienda e non un solo comparto. Una visione unica agevola l’impresa per il raggiungimento di risultati economici, ambientali e sociali di grande impatto. Ecco alcuni suggerimenti:

1. Formare i collaboratori: adottare un mindset circolare coinvolgendo tutti i reparti aziendali, a partire da una visione strategica di medio e lungo periodo. Avere come riferimento il modello circolare consente a tutti i dipendenti di poter affrontare un cambiamento epocale e di aver chiari i target che l’azienda si sta ponendo al fine di diventare sempre più sostenibile.

2. Adottare un Piano Strategico di Sostenibilità: questo strumento consente di comunicare agli stakeholder esterni l’impegno aziendale in termini di sostenibilità e concentra l’attenzione di tutte le risorse aziendali sull’obiettivo.

3. Riprogettare prodotti e servizi in ottica “eco”: non solo strategia d’impresa sostenibile, ma anche produzione. Per evitare sprechi, una fase molto importante del ciclo di vita di un prodotto è proprio la progettazione in ottica eco design, che deve tener presente proprio il ciclo di vita degli oggetti: a partire dall’approvvigionamento e impiego delle materie prime, che devono essere riutilizzabili, biodegradabili, riciclabili e non tossiche.

4. Iniziative di simbiosi industriale per l’obiettivo sostenibilità: il modello della simbiosi industriale prevede la messa in condivisione, all’interno dei distretti, di materie (intese come scarti di produzione), energia e conoscenze.

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