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Stoccaggio di energia: Google propone le batterie di sale

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01Come funziona Malta, il prototipo di Alphaet per lo stoccaggio di energia 02Come è nato il progetto

Sviluppare nuovi sistemi di stoccaggio di energia, creando impianti di accumulo capaci di immagazzinare energia elettrica e garantire flusso continuo di energia anche in assenza di sole o vento: il futuro delle rinnovabili si muove in questa rotta e Alphabet, la holding a cui fa capo Google, sta realizzando un innovativo sistema di stoccaggio di energia basato sull’impiego del sale. Tesla, leader nella produzione di auto elettriche, ha fatto dell’accumulo tramite batteria il suo business. Ora Alphabet rilancia con una nuova proposta: ecco in cosa consiste.

01Come funziona Malta, il prototipo di Alphaet per lo stoccaggio di energia

L’obiettivo da cui parte il progetto di Alphabet è accumulare l’energia eolica e solare in eccesso e avere elettricità rinnovabile sempre disponibile nei momenti in cui c’è più domanda: questo renderebbe ancora più competitive le fonti rinnovabili e andrebbe a creare reti elettriche intelligenti e distribuite. Il nuovo prototipo di stoccaggio proposto da Alphabet, denominato Malta, è in grado di immagazzinare l’energia elettrica sotto forma di energia termica, tramite l’utilizzo di sale disciolto mantenuto a temperature elevate e di un liquido a bassa temperatura simile all’antigelo delle auto. I punti di forza dell’impianto, secondo i ricercatori, consistono nella semplicità dei suoi componenti: i serbatoi d’acciaio, l’aria e i liquidi di raffreddamento sono semplici da procurare, come il sale, che può essere utilizzato più volte. Inoltre, in base a quanto previsto dal progetto, l’energia immagazzinata nel sale può essere mantenuta per giorni o settimane, fino al momento in cui viene richiesta. La “batteria al sale” può inoltre essere riempita migliaia di volte, per una vita utile di almeno 40 anni.

02Come è nato il progetto

L’idea nasce dal fisico Robert Laughlin, premio Nobel per la Fisica nel 1998, che per primo ha ideato il sistema capace di stoccare l’elettricità sotto forma di energia termica, ad alte o basse temperature. In particolare, nel modello Malta, l’elettricità proveniente da impianti solari o eolici va ad alimentare una pompa di calore che a sua volta la trasforma in energia termica, generando una differenza di temperatura. Il calore viene poi stoccato nel sale disciolto e riconvertito in elettricità da un motore termico nel momento di maggior richiesta. Il prossimo passo per l’evoluzione del progetto, spiega il team di ricercatori, è quello di rendere il dispositivo adatto per il mercato, trovando dei partner industriali disposti a realizzarlo concretamente.

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