Car sharing elettrico: cos’è e perché è sostenibile?

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01Cos’è il car sharing 02Vantaggi del car sharing 03Cresce il car sharing elettrico

Tariffe accessibili, facilità nel reperire le vetture, gestione del servizio intuitiva e riduzione dell’impatto ambientale: i vantaggi del car sharing hanno consentito la sua crescita esponenziale. Ora, nel settore del noleggio condiviso di auto, comincia a farsi spazio anche l’elettrico. Già oggi il 39% degli italiani ha usato almeno una volta un servizio di car sharing o car pooling. Secondo Technavio (azienda globale specializzata in ricerche di mercato), il mercato del car sharing elettrico raggiungerà i 7,14 miliardi di dollari nel periodo 2020-2024. Ma di cosa si tratta esattamente e quali sono i vantaggi in termini di sostenibilità?

01Cos’è il car sharing

Car sharing significa letteralmente “auto condivisa”, ed è una forma di noleggio che consente di usufruire di un veicolo su prenotazione noleggiandolo per breve tempo e pagando solo per l’uso effettivo. Il servizio può essere articolato in flusso libero oppure essere “station based”: nel primo caso, l’auto prelevata può essere riconsegnata in qualsiasi punto dell’area prevista dal servizio; nel secondo, l’utente preleva e riconsegna l’auto in aree definite. Per quanto riguarda le modalità di accesso al car sharing, sarà sufficiente scaricare l’app dedicata e registrarti: ti sarà chiesta la modalità di pagamento da associare al servizio e la verifica della tua patente. Una volta effettuata l’iscrizione, potrai cominciare la ricerca della vettura più vicina a te: consulta l’app e prenota l’auto che intendi noleggiare.

02Vantaggi del car sharing

Il principio fondamentale del car sharing, chiave del suo successo, consiste nel rinunciare all’auto privata, ma non per questo alla flessibilità di muoversi. Diversamente dal car pooling, in cui più persone viaggiano insieme nella stessa macchina – di proprietà di una di esse – dividendo le spese di viaggio, il car sharing è assimilabile a un noleggio a ore che sfrutta un parco veicoli diffuso in più punti della città.

Il vantaggio del car sharing, oltre che nella flessibilità, è anche nei costi: la cifra prevista per il noleggio è relativa ai singoli periodi di utilizzo. Si tratta di una tariffa di tipo binario basata sulla combinazione della durata della prenotazione e della percorrenza della vettura, di proprietà del gestore della flotta: in quanto tale, saranno a suo carico le spese di gestione come l’assicurazione, la manutenzione, il bollo e il carburante.

Inoltre, le vetture adibite al car sharing possono sfruttare le corsie preferenziali, accedere gratuitamente alle ZTL, sostare senza ticket in centro e circolare anche nei giorni di blocco del traffico. I vantaggi privati sono innegabili, ma quali sono gli aspetti positivi per la collettività? Il numero di auto parcheggiate lungo le strade si riduce, liberando suolo pubblico per altre destinazioni; la frequente sostituzione dei mezzi adibiti alla condivisione garantisce la circolazione di veicoli d’ultima generazione a contenuto impatto ambientale. Infine, mettere a disposizione un numero definito di auto che soddisfano le esigenze di più persone contribuisce a snellire il traffico.

03Cresce il car sharing elettrico

Oltre a Enjoy e car2go, tra le società di car sharing più diffuse e utilizzate in Italia, sono in crescita anche altri servizi che puntano sulla mobilità elettrica. Ad esempio Share’ngo , attivo a Milano, Roma e Firenze, consente di condividere vetture elettriche con prezzi standard da 28 centesimi al minuto. Le tariffe variano in funzione dei soggetti – per esempio, gli anziani usufruiscono di sconti speciali – e delle fasce orarie. Un esempio? Di notte, dall’una alle cinque, le donne possono acquistare un Women Night Voucher (30 minuti a 3 euro) per tornare a casa in piena sicurezza pagando dieci centesimi al minuto. A Milano, un’altra novità interessante nel settore del car sharing elettrico è DriveNow, il servizio che mette a disposizione anche vetture (BMW e Mini) a batteria. A ridotte emissioni anche i servizi di E-vai, che in Lombardia punta sulla dislocazione delle auto elettriche in punti nevralgici come aeroporti, stazioni, piazze e università, e Kinto Share, attivo a Venezia, Bologna, Milano e Cesena.

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