Cosa sono le strategie di mobilità elettrica e a cosa servono

4 minuti
01Diffusione su larga scala di colonnine smart 02Sviluppo tecnologico 03Innovazione digitale e smart city 04Il ruolo delle amministrazioni comunali

Si parla molto di incentivi per i cittadini all’acquisto di nuovi veicoli ibridi ed elettrici.
Ma sono davvero sufficienti per fare in modo che il passaggio verso un mondo più pulito avvenga? Cosa significa attuare davvero una strategia per la mobilità integrata e sostenibile in una città, grande o piccola che sia?

È una sfida complessa che include diversi aspetti da tenere in considerazione per arrivare a ridurre, se non ad abbattere, l’impatto dei trasporti sull’ambiente entro un termine ragionevole di tempo, mantenendo però intatto il vantaggio di muoversi rapidamente in città.

Tra i fattori chiave indicati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ci sono le colonnine “smart”, lo sviluppo tecnologico – che progredirà sempre più – dei veicoli elettrici, l’innovazione digitale, i finanziamenti pubblici e gli incentivi non solo ai privati, ma anche per le città stesse che possono dotare le proprie amministrazioni di flotte di veicoli “verdi”.

Ecco quali sono le strategie da adottare per andare spediti, nell’arco dei prossimi dieci anni, verso una mobilità green sempre più capillare.

01Diffusione su larga scala di colonnine smart

Il nostro paese conta, ad oggi, circa 8.500 infrastrutture di ricarica, con circa il doppio di punti di ricarica. Ma quelle con la potenza più performante sono ancora decisamente limitate. Un recente report di Motus-E in collaborazione con Strategy&PwC immagina, per l’immediato futuro (entro il 2030), un impulso corposo alla rete di ricarica su suolo pubblico, che possa essere complementare a quella privata. Nei prossimi anni dovremmo quindi vedere, anche grazie a politiche di detrazioni fiscali sempre più diffuse, un aumento esponenziale tanto di veicoli ricaricabili – saranno circa 5 milioni le auto elettriche o ibride in circolazione – quanto di colonnine smart ad alte potenze di carica, sia su suolo urbano che extraurbano. Le colonnine diventeranno quindi parte integrante dell’arredo urbano, innestandosi definitivamente nei nostri paesaggi cittadini e fornendoci energia per i nostri spostamenti in qualsiasi momento.

02Sviluppo tecnologico

La tecnologia fa passi da gigante, e il settore automotive è tra quelli maggiormente interessati dagli avanzamenti.
Una delle sfide principali per i ricercatori e i produttori riguarda l’incremento del “tempo di vita” delle batterie dei veicoli elettrici, elemento che si lega anche alla loro capienza: siamo infatti ancora lontani dal poter comparare l’energia e l’autonomia garantite dalle tradizionali auto a benzina o diesel con quelle dei nuovi veicoli elettrici. Nella maggior parte dei casi, infatti, l’autonomia media di un’auto completamente elettrica è di circa 290 km. Un altro tema riguarda il costo dei veicoli, che resta ancora proibitivo per alcune fasce di consumatori.

03Innovazione digitale e smart city

Ogni misura intrapresa per accelerare sulla mobilità elettrica non può non tenere conto della digitalizzazione: è necessario concentrare le ricerche su un’interconnessione stabile e strutturata tra i veicoli stessi, le stazioni di ricarica, la rete e i software che gestiscono l’e-mobility di qualsiasi città.
Grandi case automobilistiche, società tecnologiche e amministrazioni pubbliche dovrebbero unire gli sforzi per investire in ricerca e sviluppo, permettendoci così di transitare verso uno scenario di smart city davvero digitale, interconnessa e green. Senza dimenticare che i mezzi di trasporto non sono solo quelli privati, ma esistono anche il trasporto pubblico locale e il trasporto di merci pesanti.

04Il ruolo delle amministrazioni comunali

Secondo il recente rapporto Mobilitaria 2020, nel nostro Paese esistono almeno tre città che possono essere prese come esempio virtuoso per le modalità di gestione della mobilità urbana: Bologna, Firenze e Milano. Tutte si sono date come orizzonte temporale il 2030: in Emilia Romagna si punta a una ZTL completamente elettrica, con un calendario di graduali divieti di accesso ai veicoli tradizionali meno sostenibili. In Toscana l’obiettivo è il potenziamento della rete di stazioni di ricarica su suolo pubblico, che si evolveranno con funzionalità avanzate. Infine, in Lombardia la chiave è il trasporto pubblico elettrico su gomma.

Queste singole strategie, o un mix delle stesse, possono rappresentare quindi validi esempi da seguire e replicare anche in altre realtà urbane nazionali e internazionali. 

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