Gli indicatori di sostenibilità per contrastare il greenwashing

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01Conformità 02Certificazioni ambientali 03Valutazione degli effetti 04Ciclo di vita del prodotto 05Sistema sostenibile

Non sempre la sostenibilità è un valore reale: anzi, molto spesso, viene strumentalizzata per conseguire un posizionamento incentrato sulla sostenibilità ambientale senza il supporto di risultati reali e credibili sul fronte del miglioramento dei processi produttivi o dei prodotti realizzati. Per questo motivo, il neologismo inglese “greenwashing” – generalmente tradotto con “ecologismo di facciata” – viene utilizzato per indicare la strategia di comunicazione di alcune imprese, organizzazioni o istituzioni politiche finalizzata a costruire un’immagine di sé ingannevolmente positiva sotto il profilo dell’impatto ambientale. Per combattere questo fenomeno è necessario informarsi, essere quindi degli acquirenti consapevoli e soprattutto conoscere gli aspetti che rendono le aziende davvero sostenibili. Quali sono gli indicatori utili da considerare per verificare la reale sostenibilità di un’azienda? Eccone cinque.

01Conformità

Quante infrazioni ha compiuto quella determinata azienda in fatto di sostenibilità? Porsi questa domanda, e verificarla, è il primo indicatore per misurare la sostenibilità di un’azienda: il rispetto delle leggi e degli standard nazionali e internazionali è fondamentale per garantire la sostenibilità dei processi produttivi e dei risultati finali. Maggiori saranno le infrazioni compiute, minore sarà la sostenibilità dell’impresa.

02Certificazioni ambientali

Le certificazioni ambientali sono uno strumento efficace per accertare la reale sostenibilità di processi e prodotti. Sul fronte dei processi, esistono gli standard EMAS e ISO 14001. Il primo è uno standard europeo, disciplinato dal regolamento 2009/1221/CE e gestito dal Comitato Ecolabel-Ecoaudit: si basa su alcuni indicatori specifici, come consumi, emissioni nocive e produzione di rifiuti. L’ISO 140001, invece, è un riferimento internazionale che stabilisce dei requisiti minimi per l’ottenimento di una certificazione che dimostri il miglioramento della performance ambientale di un’azienda.

Sul fronte dei prodotti, è bene fare riferimento a una serie di marchi ecologici: in questo caso, leggere le etichette è fondamentale perché alcune sono obbligatorie per legge. Un esempio? L’etichetta energetica per gli elettrodomestici, che indica la conformità alle normative vigenti.

03Valutazione degli effetti

Quali sono gli effetti che l’azienda determina nella sua produzione e nei suoi processi? Per conoscerli, è necessario consultare la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Si tratta di una procedura amministrativa di supporto per l’autorità competente (come Ministero dell’Ambiente o Regione) finalizzata ad individuare, descrivere e valutare gli impatti ambientali di un’opera, il cui progetto è sottoposto ad approvazione o autorizzazione. Tra la valutazione degli effetti, vanno considerate anche le norme di sicurezza che l’impresa ha adottato per tutelare i lavoratori, il numero di incidenti avvenuti all’interno dell’organizzazione. Rispondendo a queste domande, è più facile avere un’idea chiara degli effetti che un’azienda ha in ambito sia sociale che ambientale.

04Ciclo di vita del prodotto

Per definire un’azienda sostenibile, occorre prendere in considerazione l’intero ciclo di vita del prodotto, dal reperimento delle materie prime, fino allo smaltimento finale. Per questo, è utile conoscere, ad esempio, se i fornitori utilizzano fonti di energia rinnovabile; la quantità di CO2 emessa per il trasporto del prodotto; o ancora se il prodotto può essere riciclato o riutilizzato.

05Sistema sostenibile

Non solo ciclo produttivo: anche il contesto sociale è un importante indicatore di sostenibilità aziendale perché mira a valutare i rapporti nazionali ed internazionali dell’organizzazione e l’impatto sul territorio locale. Inoltre, questo indicatore mostra anche l’impatto sulla qualità di vita dei propri lavoratori e della comunità locale. Ciò permette di avere uno sguardo critico verso la sostenibilità di un’impresa e collocarla in modo trasversale attraverso tre ambiti di azione della sostenibilità: economico, sociale e ambientale.  L’equilibrio tra questi contesti, determina la sostenibilità di un’impresa.

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