

Che cosa hanno in comune un abito e un albero? A sorpresa, entrambi catturano anidride carbonica, ma solo se il vestito fa parte della serie di capi realizzata per il progetto Carbon Looper, sostenuto da H&M Foundation nell’ambito del programma Planet First. Scopriamo insieme come tutto ciò sia possibile.
01Un magico cotone nel segno della neutralità climatica
H&M ha sperimentato una rivoluzionaria metodologia di trattamento del cotone che rende la superficie dei tessuti capace di catturare l’anidride carbonica contenuta nell’aria circostante. Il risultato è incredibile: pare che una semplice t-shirt catturi una quantità di CO2 pari a un terzo di quella assorbita da un albero. E dopo tre cicli di assorbimento, i tessuti raggiungono la neutralità climatica, inaugurando il loro effetto positivo nei confronti dell’ambiente.
Spiegato ciò, è necessario utilizzare un po’ di termini scientifici: questo processo si chiama “adsorbimento” e prende avvio grazie ad una soluzione contenente ammine. A idearla è stato The Hong Kong Research Institute of Textiles and Apparel, meglio noto come HKRITA.
Ora passiamo a descrivere la seconda fase del processo: tutta l’anidride carbonica assorbita dallo speciale tessuto può essere rilasciata per scaldare una superficie fino a una temperatura compresa tra i 30° e i 40°. Perché è tanto utile? Se questo rilascio di calore avviene in una serra, esso può essere assorbito dalle piante e utilizzato per la fotosintesi, che come sappiamo ha bisogno di CO2 per rilasciare poi ossigeno.
02Un ristorante mangia CO2
Per il momento la fase di monitoraggio e sperimentazione dei tessuti cattura CO2 sta avvenendo anche al di fuori dei laboratori di HKRITA. Precisamente a indossarli con orgoglio green è il personale del ristorante svedese Fotografiska Stockholm, dotato di grembiuli mangia anidride carbonica. Questi capi sono stati prodotti da H&M in Indonesia e poi hanno preso il volo per la Svezia: qui, nel locale di Stoccolma, hanno trovato il loro ambiente ottimale, visto che la struttura comprende un famoso giardino idroponico che è stato scelto come zona di rilascio della CO2 dei tessuti che hanno raggiunto il livello massimo di cattura.
Intanto, nei laboratori HKRITA continuano le indagini su diversi fronti: da una parte si studiano nuovi metodi di rilascio; dall’altra, si trova anche il modo di trasformare la CO2 in uno stato solido. Infine, è iniziata anche la nuova frontiera di applicazione del metodo cattura CO2 a tendaggi, tovaglie e anche arredamento.
Sarebbe importante circondarsi in casa di mobili e passamaneria capaci di garantire sistemi di cattura di anidride carbonica per combattere anche dentro le mura domestiche le emissioni nocive che produciamo nella nostra quotidianità e alle quali non diamo troppa importanza.
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