Smart working: come creare un modello innovativo e sostenibile di gestione delle risorse

La sostenibilità dello smart working può non essere solo ambientale, ma anche economica: ecco come far lavorare da casa i dipendenti senza perdere produttività.

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01La sostenibilità dello smart working 02Come implementare lo smart working in modo sostenibile: best practice

Il 2020 ha rappresentato un anno particolarmente sfidante per ogni tipologia di business. Per far fronte alla situazione emergenziale del contagio da COVID-19, le realtà aziendali hanno dovuto implementare un nuovo modo di lavorare completamente diverso da quello tradizionale: lo smart working ha messo in discussione i tradizionali vincoli legati all’obbligo di svolgere il proprio lavoro in ufficio secondo orari stabiliti e, come indicato nella Legge n. 81/2017, pone l’accento sulla flessibilità organizzativa, sulla volontarietà delle parti che sottoscrivono l’accordo individuale e sull’utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto (pc/mac, tablet, smartphone).

Finito il tempo dell’emergenza, sarà il momento di avere una vision e di guardare oltre: i vantaggi che lo smart working è in grado di portare nella organizzazione aziendale potranno consentire di creare un modello innovativo e sostenibile di gestione delle risorse e affrontare le sfide del mercato globale dei prossimi anni.

01La sostenibilità dello smart working

Ogni giorno circa 19 milioni di persone si spostano per raggiungere il posto di lavoro e la maggior parte di questi trasferimenti sono effettuati con mezzi privati. Ridurre la necessità di spostarsi quotidianamente per lunghe tratte sarebbe una valida pratica per contribuire, in breve tempo, a contrastare l’inquinamento delle città. Lo smart working, infatti, consente senza dubbio una riduzione del traffico cittadino e delle emissioni di anidride carbonica: secondo lo studio condotto nel periodo 2015-2018 da ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) su 29 pubbliche amministrazioni, con 5500 lavoratori completamente in smart working è stato possibile risparmiare 8000 ton CO2/anno, ovvero quanto assorbito da 500 ettari di bosco. Per comprendere la portata del dato basti pensare che, a partire da questa evidenza, 19 milioni di persone potrebbero potenzialmente risparmiare oltre 27 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, quanto assorbito da oltre 1.700.000 ettari di bosco e corrispondente a quasi 11 volte la superficie dell’intera provincia di Milano.

Tuttavia, la sostenibilità dello smart working, non riguarda solo l’impatto ambientale ma anche una filosofia manageriale più ampia, basata su una progettualità complessa che implica un vero cambio di paradigma delle organizzazioni, in grado di modificare processi e modalità di vivere il lavoro, poiché si basa sull’apertura dell’azienda o dell’ente pubblico alla flessibilità e all’autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti che le persone utilizzano, in cambio di una loro responsabilizzazione in base ai risultati. Significa, dunque, parlare di sostenibilità da punti di vista numerosi e trasversali, di cui quello ambientale è uno degli obiettivi.

02Come implementare lo smart working in modo sostenibile: best practice

Le storie aziendali eccellenti nel campo dello smart working, sono numerose e significative. Secondo l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, nel 2019 più della metà delle grandi aziende ha messo in piedi politiche di smart working per i propri dipendenti: in particolare, si sono distinte Europ Assistance per il progetto EA Smart WorkingReale Mutua per l’iniziativa Be smart, Saipem con il progetto Flexability e infine Sky Italia per la sua iniziativa Open Working. Sky, in particolare, ha predisposto per lo smart working 2.500 postazioni, su un totale di 3.300, corrispondente al 73% della forza lavoro. In ogni caso aziendale di successo, lo smart working ha determinato il ripensamento delle politiche di welfare aziendale, agevolando la riduzione dei tempi e dei costi di trasferimento dei dipendenti e apportando benefici quali il miglioramento del work-life balance, l’aumento della motivazione e della soddisfazione, il potenziamento delle capacità collaborative nel team di lavoro. Ad accomunare le diverse storie aziendali, la scelta di implementare un modello di organizzazione lavorativa coerente agli obiettivi del piano strategico di sostenibilità con azioni specifiche capaci di:

  • virtualizzare: implementare le tecnologie necessarie per consentire ai dipendenti “agili” di avere a disposizione, ovunque e in qualsiasi istante, la propria scrivania di applicazioni aziendali
  • digitalizzare: dotarsi di un sistema di gestione documentale che permetta di poter accedere anche da remoto a qualsiasi documento, Condividere e archiviare in sicurezza le informazioni
  • organizzare: adottare sistemi che facilitino la comunicazione e la collaborazione tra persone, anche se distanti fra loro

Adottare queste semplici best practice significa cogliere l’opportunità del cambiamento e accogliere la flessibilità del futuro per fare della propria azienda una storia di successo.

 

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