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Bonus idrico: come funziona e come richiederlo

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01Gli interventi previsti 02Come richiedere il bonus

Il bonus idrico, anche detto bonus rubinetti o bonus bagno, consiste in un rimborso fino a 1.000 euro per le spese sostenute nel 2021 per sostituire i sanitari o le rubinetterie con quelli a consumo idrico ridotto. Il contributo rientra in quanto previsto dall’articolo 1 della Legge n.178 del 30 dicembre 2020 (Bilancio 2021) prorogato al 2023. Relativamente al 2022 è disciplinato dal Decreto MITE del 27 settembre 2021: l’obiettivo è quello di spingere a perseguire il risparmio di risorse idriche, come da linee guida del Ministero della Transizione Ecologica. L’agevolazione sarà a disposizione fino ad esaurimento risorse e possono richiedere il bonus i maggiorenni residenti in Italia e titolari del diritto di proprietà, reale o di godimento su parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari. Dallo scorso febbraio è attiva la piattaforma online per richiedere il bonus: ecco di cosa si tratta e come ottenerlo.

01Gli interventi previsti

Per ottenere il contributo, i proprietari devono dimostrare di aver effettuato su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari, degli interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto oppure interventi di sostituzione di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua. Il periodo in cui tali interventi devono essere stati effettuati per usufruire del bonus va dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.

02Come richiedere il bonus

Per richiedere il bonus, occorre inserire i propri dati sulla piattaforma online messa a disposizione del ministero della Transizione Ecologica dallo scorso 17 febbraio. Per accedere, è necessario essere in possesso di Spid o Cie – Carta di identità elettronica. Nel corso della procedura di registrazione, il beneficiario deve fornire le necessarie dichiarazioni sostitutive di autocertificazione:

  • nome, cognome, codice fiscale del beneficiario;
  • importo della spesa sostenuta e per cui si richiede il rimborso;
  • quantità del bene e specifiche della posa in opera o installazione;
  • specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre a specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato;
  • identificativo catastale dell’immobile;
  • dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni;
  • coordinate del conto corrente bancario/postale (Iban) del beneficiario su cui accreditare il rimborso;
  • indicazione del titolo giuridicoper il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.);
  • attestazione del richiedente ove non proprietario o comproprietario, ai sensi del Dpr 445/2000, degli estremi del contratto da cui trae titolo;
  • attestazione, ai sensi del Dpr 445/2000, di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario, identificato altresì con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del predetto bonus;
  • copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.

Le istanze di rimborso, compilate come indicato e corredate dalla necessaria documentazione sono ammesse fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili. E, come indicato dal Ministero, il rimborso non sarà fornito se la richiesta risulterà incompleta di informazioni o degli allegati obbligatori.

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