Cosmetici sempre più green: le indicazioni da seguire

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01Come capire se un cosmetico è sostenibile 02L'importanza del packaging

Sostenibilità è la parola chiave quando si parla di cosmetica green. La bellezza sostenibile abbraccia almeno tre tipologie di prodotti cosmetici: quelli naturali che devono provenire da una materia prima non lavorata, quelli biologici che devono contenere un minimo del 95% di ingredienti biologici nella loro produzione e i vegani, in cui sono ammessi solo componenti di origine vegetale che, come nelle altre tipologie, non devono essere stati testati su animali. Anche nelle aziende di cosmesi, il rischio “greenwashing”  è sempre alto e, i consumatori consapevoli, sono già al corrente del fatto che le diciture “bio” o “eco” nel nome o nel marchio di un prodotto non sono sufficienti a farne un cosmetico biologico o ecologico. Il panorama è molto ampio e, per scegliere un cosmetico rispettoso dell’ambiente, occorre verificare se gli ingredienti che lo compongono provengono da agricoltura biologica e risultano di origine naturale: quando entrambe le caratteristiche sono presenti, possiamo parlare di un “cosmetico eco-bio”.

01Come capire se un cosmetico è sostenibile

Per capire se un cosmetico è davvero sostenibile è indispensabile leggere l’etichetta ed essere in grado di interpretarla: possono esserti d’aiuto i loghi delle certificazioni green oppure, se non presenti, occorre verificare gli ingredienti nell’INCI- l’International Nomenclature for Cosmetic Ingredients: qualsiasi cosmetico infatti, che sia uno shampoo o una crema idratante, deve riportare per legge sull’etichetta l’elenco di tutti i suoi componenti, in ordine di quantità. Se tra i primi elencati ci sono sostanze come derivati del petrolio (il più diffuso è il paraffinum liquidum), parabeni o siliconi, certamente non sarai di fronte a un cosmetico naturale. Se invece un cosmetico è davvero naturale, ai primi posti dell’INCI saranno riportati nomi di sostanze naturali, solitamente in latino, come Argania Spinosa Kernel Oil (Olio di Argan), Simmondsia Chinensis o Jojoba Esters (Olio di Jojoba), Butyrospermum Parkii Butter (Burro di Karitè).

I cosmetici naturali, dunque, utilizzano una combinazione di elementi altamente funzionali, delicati e sicuri in quantità elevate, mentre quelli che si affidano a sostanze chimiche possono presentare anche quelle naturali, ma in quantità ridotte e saranno menzionate nell’INCI solo in coda.

02L'importanza del packaging

Oltre alla sua composizione, la sostenibilità della cosmesi è legata anche al packaging: un cosmetico si può definire sostenibile quando l’azienda che lo produce mette in atto una serie di scelte per ridurre al minimo l’impatto della produzione sull’ambiente. Queste scelte riguardano tutto il ciclo di vita del cosmetico: la scelta delle materie prime, il modo in cui viene prodotto (ad esempio, utilizzando fonti rinnovabili) e distribuito, con quali materiali viene confezionato, come può essere smaltito e/o riciclato. L’importanza del packaging è fondamentale non solo dal punto di vista estetico, ma anche funzionale: il suo scopo, infatti, è proteggere il prodotto. Alcune aziende hanno scelto di utilizzare materiale riciclato fino al 97% da bottiglie di latte, succhi di frutta e acqua per i propri nuovi pack e di affidarsi a fibre 100% riciclate persino per i cartoni impiegati come packaging secondario. Con lo stesso obiettivo di eco sostenibilità, sono stati sperimentati anche nuovi materiali: il Green PE e il Green PET, ad esempio, sono materiali derivanti da fonti rinnovabili come la canna da zucchero e sono molto utilizzati per il packaging dei cosmetici. Un’altra soluzione innovativa è il sulapac, un nuovo materiale realizzato con scarti della lavorazione del legname a cui vengono aggiunti additivi naturali. Ideato nel 2018 da una start up finlandese, questa materia prima non contiene plastica e si propone come un’alternativa innovativa e a impatto zero per realizzare un packaging per cosmetici biodegradabile. Dal packaging agli ingredienti: la cosmesi a basso impatto ambientale, presuppone per le aziende un forte impegno, sia in termini di ricerca sia di sperimentazione e sicurezza. Diffondere una maggiore consapevolezza negli acquisiti è il primo passo fondamentale per salvaguardare il pianeta nelle scelte quotidiane.

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