

Anche quando si è certi di tenere comportamenti sostenibili, può accadere che in realtà si utilizzino metodi che impattano sull’ambiente. È il caso dei filtri per l’acqua potabile, ritenuti un’ottima alternativa alle bottiglie in plastica. Eppure non si tratta di una soluzione green al 100%, capiamo il perché.
01L’inquinamento provocato dai filtri
I filtri di brocche e caraffe hanno incorporati dei setacci in carbone attivo, contenuti in apposite cartucce “usa e getta” che ogni anno finiscono in discarica in enormi quantità. Per la precisione sono 100 milioni le cartucce in polipropilene che vengono gettate una volta esaurito il carbone attivo che contenevano. A trovare una soluzione ci hanno pensato le designer Charlotte Böhning e Mary Lempres, studentesse del Pratt Institute che hanno sviluppato dei filtri completamente ecocompatibili perché realizzati con scarti alimentari.
Il tema del riciclo degli scarti alimentari è al centro dell’attenzione internazionale: basti pensare che in Europa, nel 2010, sono stati prodotte 2,7 miliardi di tonnellate di rifiuti, di cui solo il 40% è stato riutilizzato, riciclato o compostato. Un modello economico circolare, invece, riduce l’utilizzo di nuovi materiali di partenza in favore di risorse recuperate dai prodotti scartati attraverso riciclo e riutilizzo. E la nuova scoperta sui filtri riciclati ne è un ottimo esempio.
02Alla scoperta del biochar
In particolare, la sostanza utilizzata nei nuovi filtri si chiama biochar ed è un tipo di carbone ricavato dalla pirolisi delle biomasse che poi, unito ai propoli e ad altri elementi naturali, può essere modellato per assumere qualunque forma. Le proprietà di questo materiale sono identiche a quelle del carbone attivo, ma è prodotto a partire dai rifiuti alimentari di qualsiasi tipo che vanno aggregati e cotti in un particolare forno a ossigeno. I filtri che utilizzano biochar sono addirittura più efficaci dei filtri tradizionalmente in commercio perché sono in grado di catturare più sostanze.
03Bastoncini filtranti: subito pronti
La nuova soluzione green prende la forma di bastoncini filtranti chiamati Strøm, che possono essere direttamente inseriti in caraffe, bicchieri e bottiglie. Dopo un mese di utilizzo, questi filtri si degradano automaticamente, senza provocare impatti negativi sull’ambiente. Un traguardo in fatto di sostenibilità.
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