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Ridurre gli sprechi di acqua in giardino: ecco come

3 minuti
01La scelta delle piante 02L’impianto di irrigazione più sostenibile 03Gli orari giusti per annaffiare 04Un prato più resistente

Certo il caldo di questi ultimi mesi e la mancanza di piogge stanno mettendo a dura prova i nostri giardini: da una parte le piante richiedono di essere annaffiate spesso per non seccarsi, dall’altra è importante evitare comportamenti poco eco-friendly come lo spreco di una risorsa tanto preziosa come l’acqua. Risulta quindi fondamentale capire quali sono le strategie che possiamo usare per ottimizzare la gestione dell’acqua nei nostri terrazzi, orti e giardini.

01La scelta delle piante

Prima di tutto è importante selezionare le piante giuste da coltivare nei nostri spazi all’aperto. La scelta deve rispettare le caratteristiche del luogo e del terreno: quindi sarà più semplice che crescano forti e sane le piante autoctone tipiche di quell’habitat, mentre fare scelte azzardate inserendo nel nostro giardino specie esotiche o tropicali comporterà un grande dispendio di energie e, soprattutto, di acqua.

02L’impianto di irrigazione più sostenibile

Se non avete l’esigenza di irrigare grandi prati, ma volete dare la giusta quantità di acqua alle vostre piante, la scelta migliore è l’impianto a goccia.

È formato da un semplice tubo di gomma posizionato sul terreno che rilascia goccioline di acqua da piccoli fori collocati in prossimità degli esemplari da bagnare.

Si tratta della soluzione migliore perché annaffia solo dove è necessario inumidendo il terreno, senza bagnare troppo la pianta che potrebbe venire danneggiata in caso di eccesso d’acqua da malattie fungine e da un eccessivo ristagno.

Unica accortezza richiesta è di verificare spesso che i fori sul tubo non si intasino, provocando poca fuoriuscita dell’acqua.

Se invece preferite utilizzare gli irrigatori a spruzzo, che consumano una maggiore quantità di acqua, fate attenzione che siano posizionati in modo corretto in modo da bagnare solo le zone necessarie. Accade spesso che l’acqua cada inutilmente su porzioni di strade e muri.

03Gli orari giusti per annaffiare

L’errore più diffuso è quello da annaffiare senza tenere in considerazione l’orario. Anche le piante hanno delle ore più indicate per essere “dissetate”: gli orari migliori sono al mattino presto, quando la temperatura è ancora mite e la sera quando il sole è ormai tramontato. Perché?

Dare l’acqua sotto i raggi infuocati determina due problemi: prima di tutto l’acqua evapora velocemente, il che ne determina un forte spreco e poco beneficio per le piante; secondo, perché provoca un vero e proprio shock termico alla pianta, che in sofferenza per le alte temperature raggiunte subisce un trauma per l’acqua fredda con cui viene a contatto; infine, quando il sole e la luce sono molto forti, le piante si proteggono attuando una fase di chiusura e quindi non sono pronte ad assorbire l’acqua, che andrà inevitabilmente sprecata.

04Un prato più resistente

Un ultimo consiglio per gli amanti del prato all’inglese: evitate di tagliarlo troppo corto. I raggi solari lo “bruceranno” più facilmente, mentre lasciandolo tutto un po’ più lungo riuscirà a trattenere una maggiore umidità al suo interno e a resistere anche al caldo eccessivo.

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