

Un piano d’azione concreto per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile e inaugurare un nuovo modello di sostenibilità agroalimentare: è questa la mission fondamentale da seguire per ridurre l’impatto ambientale del cibo e, a giocare un ruolo fondamentale, è l’intera filiera agro-alimentare. Ma di cosa si tratta esattamente, e cosa fare per agevolare la transizione verso i cibi sostenibili?
Innanzitutto, occorre sapere che per “filiera agroalimentare” si intende tutto il percorso che determina la produzione di un prodotto alimentare: una vera e propria rete che vede coinvolti agricoltori, produttori di mangimi e sementi, allevatori, industria di trasformazione, trasportatori e distributori, commercianti all’ingrosso e al dettaglio, fino al consumatore. Ogni dimensione di questo processo è importante per salvaguardare il pianeta e, intervenire sulle modalità di produzione del cibo, è alla base di un nuovo metodo di prevenzione e aumenta la resilienza del territorio.
Le linee di azione verso la sostenibilità agroalimentare coinvolgono sia gli attori principali della filiera che i consumatori finali. Gli agricoltori sono chiamati ad adottare tecnologie e sistemi produttivi orientati a uno sviluppo sostenibile, i ricercatori devono farsi carico del compito di lavorare con l’obiettivo di identificare nuovi strumenti per garantire sostenibilità agroalimentare e benessere per gli individui, mentre i singoli cittadini dovrebbero migliorare la consapevolezza sull’impatto ambientale delle proprie scelte alimentari, prediligendo un’alimentazione sostenibile. Anche il sistema educativo è fondamentale: trasmettere ai più piccoli la consapevolezza della relazione che esiste tra cibo, salute e ambiente consente loro di acquisire da subito uno stile di vita sostenibile. Da dove cominciare allora? Scopri qui priorità fondamentali da approfondire per acquisire maggiore consapevolezza e cominciare a rendere più sostenibile le tue scelte alimentari e.
1. Promuovere la conoscenza e le azioni relative alla scelta di un’alimentazione sostenibile: è necessario educare i bambini, fino dai loro primi anni di vita, ad un’alimentazione sostenibile e sana, promuovere diete sostenibili basate in prevalenza su alimenti vegetali e sulla riduzione di bevande zuccherate, proteine animali e cibi pronti, e spronare le industrie affinché mettano in commercio più cibi sani e nutrienti.
2. Sviluppare un’agricoltura innovativa, con un modello di utilizzo del territorio che sia sostenibile anche per industria, città e comunità. L’agricoltura influenza il clima, l’uso di acqua, l’inquinamento e, di conseguenza, l’intera catena alimentare. È quindi importante sviluppare un’agricoltura sostenibile e creare nuove politiche di utilizzo del territorio; implementare nuove pratiche agricole sostenibili e promuovere la ricerca di nuovi processi per la lavorazione e la conservazione del cibo contro lo spreco alimentare.
3. Promuovere la ricerca e la raccolta di dati per valutare i progressi nel tempo: misure e indicatori chiari permettono di tenere sotto controllo i progressi compiuti e mettere in campo eventuali modifiche alle strategie in corso.
4. Promuovere una formazione basata sui dati scientifici disponibili per le nuove generazioni, protagoniste delle politiche alimentari del futuro: le più grandi sfide per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile saranno affrontate proprio dai più giovani. Per questa ragione, è necessario fornire tutti gli strumenti perché possano costruire e rafforzare continuamente le proprie capacità attraverso progetti innovativi e programmi di formazione basati sui dati scientifici e il coinvolgimento attivo nella condivisione di nuove soluzioni.
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