10/03/2022
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Aerei: Deloitte, con carburanti alternativi – 75% di emissioni nel 2050
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La brutta notizia è che ogni anno più di 600 milioni di tonnellate di anidride carbonica vengono rilasciati dagli aerei nella troposfera e nella bassa stratosfera, insieme a ossidi di azoto. Le sostanze tossiche si riversano poi sul suolo terrestre attraverso piogge acide, che provocano gravi danni all’ambiente. In media un aereo di linea inquina come circa 600 auto Euro 0. Si prevede che, nel 2025, il traffico aereo produrrà 1,4 miliardi di tonnellate di anidride carbonica ogni anno, tra le emissioni a terra e quelle in cielo. Tutto questo significa che il trasporto aereo è il mezzo maggiormente inquinante a parità di passeggero-chilometro: viaggiando in aereo vengono prodotti 448 grammi di CO₂ per chilometro a persona, mentre in treno solo 14 grammi di CO₂ per chilometro (dati forniti dall’Austrian Environment Agency, nel report Quantifying the potential for climate change mitigation of consumption options, 2020).
Per questi motivi l’Ipcc (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico) ha affermato che per ridurre le emissioni di gas climalteranti il trasporto aereo dovrà essere ridotto drasticamente. Diverse stime internazionali indicano un apporto del trasporto aereo a circa il 3% sul totale delle emissioni nocive, un trend che sta crescendo vertiginosamente con la diffusione dei voli low cost.
01Nel 2050 i cieli diventeranno più verdi?
Eppure qualche buona notizia arriva anche nel settore aereo: secondo il paper “Decarbonizing aerospace – A road map for the industry’s lower-emissions future” di Deloitte Italia, entro il 2050 si potrebbe ottenere una riduzione del 75% delle emissioni dei voli a lungo raggio grazie all’utilizzo di carburanti alternativi e una riduzione pari al 60% per i velivoli leggeri e voli a corto raggio grazie all’utilizzo della propulsione elettrica.
Come attuare questo programma di diffusione di carburanti alternativi non fossili a basso impatto sul clima lo spiega Francesco Legrottaglie, Aerospace & Defense Leader e partner di Deloitte Italia: “Serve una struttura di incentivi a favore sia delle compagnie aeree, sia delle società che producono e distribuiscono energia. – e aggiunge – La propulsione elettrica rappresenta addirittura una soluzione a emissione zero, applicabile tuttavia limitatamente al corto raggio e che richiede la reingegnerizzazione dei sistemi di propulsione e dei velivoli stessi oltre a investimenti in batterie e fonti di ricarica. La soluzione dell’idrogeno, da parte sua, sebbene allettante dal punto di vista dell’impatto ambientale, porta dietro complessità tali da limitarne la commerciabilità”.
02La frontiera della propulsione elettrica criogenica
Tra i progetti più avveniristici lanciati per garantire voli green c’è ASCEND, che si basa sulla propulsione elettrica criogenica negli aerei. Nello specifico si tratta di un progetto triennale dimostrativo di Airbus UpNext relativo alla superconduttività in ambito aerospaziale. Una tecnologia utile ad aumentare le prestazioni dei sistemi propulsivi elettrici nei futuri velivoli a basse emissioni. Protagoniste in questo caso le tecnologie che sfruttano i superconduttori ad alta temperatura, che stanno emergendo come una soluzione promettente per il volo a batteria, risolvendo il problema di come aumentare la potenza della propulsione elettrica senza incrementare il peso.
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