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Ecosostenibilità spiagge: gli stabilimenti balneari più green d’Italia

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01La certificazione “Lidi sostenibili” 02Lidi sostenibili: dove trovarli

Per trascorrere vacanze sostenibili e nel rispetto dell’ambiente, anche la scelta degli stabilimenti balneari è importante. Ormai da qualche anno, le pratiche green stanno interessando anche i lidi e, una spinta all’ecosostenibilità delle spiagge, è arrivata anche grazie all’impegno delle associazioni ambientaliste. Prima fra tutte Legambiente che, nel 2015, ha siglato una partnership con Donnedamare, Centro di ricerche interuniversitario in Scienze Ambientali (Cesab) e la Cattedra Unesco in Bioetica e Diritti Umani dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, con l’obiettivo di promuovere gli stabilimenti balneari che coniugano l’offerta turistica con scelte di tutela ambientale, offerta di prodotti locali e a chilometro zero, utilizzo di energia rinnovabile.

01La certificazione “Lidi sostenibili”

L’etichetta ecologica “Lidi sostenibili” viene concessa ogni anno a tutti quei lidi che partecipano al protocollo e che dimostrano di rispettare alcuni principi di ecosostenibilità delle spiagge come il libero accesso al mare, la gestione ecosostenibile degli spazi, la definizione di attività sostenibili, la salvaguardia della natura, il rispetto delle risorse naturali, la comunicazione della cultura dei luoghi e la proposta di attività educative e culturali rivolte alla clientela e alla comunità. Al momento, le regioni che hanno aderito al programma ‘Lidi sostenibili’, sono Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Puglia e Sicilia: sul sito ecospiagge.it si può trovare l’elenco dei lidi certificati.

02Lidi sostenibili: dove trovarli

La regione italiana con il maggior numero di stabilimenti balneari che hanno aderito al progetto e ottenuto la certificazione “lidi sostenibili” è l’Emilia Romagna. Un esempio virtuoso è quello dello stabilimento Bagno Giulia 85 di Riccione che, dal 2003, ha realizzato molti interventi per la riduzione dei consumi energetici e dell’impatto ambientale. L’80% dell’energia elettrica utilizzata dal lido proviene da pannelli fotovoltaici. Sul fronte del risparmio idrico si è puntato sull’istallazione di rubinetti a tempo e dotati di riduttori di flusso e sulla realizzazione di un sistema di recupero dell’acqua proveniente dalle docce che viene raccolta, filtrata e riutilizzata per l’irrigazione e gli scarichi dei wc. Il bagno Sara di Massa, invece, è una delle eccellenze della Toscana e nel 2008 ha segnato il record di essere il primo stabilimento balneare italiano ad essere totalmente autosufficiente energeticamente grazie all’energia solare. Anche la Sicilia sta dimostrando il suo impegno per l’ecosostenbilità delle sue spiagge: i bagni Magarìa di San Leone, in provincia di Agrigento, si distinguono per le scelte effettuate sul fronte dell’energia rinnovabile con un impianto mini eolico che garantisce l’illuminazione dei pontili, e uno solare termico che viene utilizzato per riscaldare l’acqua di docce e rubinetti. Buone pratiche arrivano anche dalla Liguria dove, i Bagni Mafalda Royal di Varazze, sono stati premiati per una particolare cura delle risorse naturali, lo studio del patrimonio della flora locale e marina, la realizzazione di un orto da mare in verticale e l’uso di olio ligure dop nel ristorante.

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