09/07/2021
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Energia pulita: le fonti alternative che non ti aspetti
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Una fonte di energia alternativa è qualunque risorsa permetta di generare energia senza l’utilizzo di combustibili fossili o nucleari: anche alcune sostanze insospettabili e di utilizzo quotidiano possono esserlo. Hai mai pensato, ad esempio, che il caffè o le melanzane in cucina possano diventare fonti di energia? Scopriamo le più comuni.
01Caffè
Oltre ad essere un must della colazione italiana, il caffè macinato può anche essere una fonte di energia alternativa: permette di ricavare un biocarburante dopo l’infusione in un solvente organico. La scoperta è avvenuta quasi per caso: l’ingegner Mano Misra, dell’Università di Reno in Nevada, ha notato che il fondo del caffè lasciato in una tazzina per una intera notte lascia una patina oleosa. Studiando questa patina è giunto alla conclusione che può essere utilizzata per l’alimentazione dei motori diesel. Il processo per la produzione dell’olio di caffè è a basso consumo di energia, a costo quasi nullo di materie prime e ad alto rendimento: per ogni quintale di fondi di caffè trattati si ottengono 10-15 kg di combustibile e ciò rende la sua industrializzazione più conveniente rispetto agli altri combustibili vegetali.
02Melanzane e mirtilli
L’elemento principale di un pannello fotovoltaico è il silicio e, negli anni ’90, si è fatta strada l’utilizzo di celle solari organiche dove la parte fotoattiva del pannello è costituita da composti organici del carbonio: emulando la fotosintesi clorofilliana, si genera energia elettrica a partire dall’assorbimento della luce solare da parte dei pigmenti organici. I pigmenti si ottengono dalle antocianine, derivate proprio dai frutti di bosco. Ad esempio, AGROSOL è il progetto sotto il quale si sta muovendo un pull di ricercatori per valutare il potenziale della melanzana nella produzione di antociani come supporto allo sviluppo della tecnologia fotovoltaica organica di terza generazione. L’utilizzo di pigmenti naturali per la conversione dell’energia solare non è una novità, ma in questo caso specifico ciò che colpisce è l’elemento da cui essi vengono estratti: la buccia di una coltura dalle interessanti potenzialità energetiche. I mirtilli invece sono la risposta alla ricerca di energie rinnovabili di Settimo Torinese. Grazie alla ricerca portata avanti da Cyanine, start up dell’Università di Torino nata nel 2006 e sostenuta dal comune di Settimo Torinese, è stato possibile progettare un impianto fotovoltaico che nasce dall’unione dei mirtilli con l’argilla e che non utilizza il silicio per generare corrente, ma una pasta di biossido di titanio nanometrico impregnata con un colorante organico sigillato tra due lastre di vetro conduttore.
03Pistacchi
Il pistacchio come fonte di energia: l’intuizione è venuta da una società francese, la Burgeap, analizzando la città turca Gaziantep, tra le prime produttrici della varietà Antep e la prima green city scaldata da pistacchi. Dal guscio di ogni pistacchio si può sviluppare fino 19,26 MJ/kg e il valore calorifico della biomassa prodotta grazie ai loro scarti potrebbe fornire riscaldamento a ben 55 ettari di edifici pubblici. In termini economici, comporterebbe un taglio dei costi energetici domestici del 50-70%, un risparmio di circa 6 miliardi di dollari l’anno.
04Onde sonore
E se chiacchierare diventasse un’attività produttiva a livello energetico? Questa è la domanda che portano avanti diversi studi sull’utilizzo delle onde sonore come metodo di produzione alternativo di energia. Alcuni scienziati coreani del Samsung Advanced Institute of Technology sono riusciti a trasformare l’ossido di zinco in un convertitore elettrico di onde sonore, usando materiali piezoelettrici (composto da piombo-zirconato di titanio). L’Etalim, una società di Vancouver, ha progettato un prototipo di motore in grado di generare elettricità con una efficienza più elevata delle celle a combustibile, ma a un costo inferiore. Delle dimensioni di un pallone da basket, il motore è stato progettato per ottenere un rendimento del 40% a 77 º C, rispetto al 25% di efficienza di altri motori.
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