Giornata mondiale dell’ambiente 2021: salviamo insieme gli ecosistemi

La pandemia ha catalizzato l’attenzione sul nesso tra sfruttamento delle risorse e le epidemie globali: l’emergenza sanitaria, che ha tenuto in casa 1,7 miliardi di persone in 50 Paesi del mondo, ha visto la natura riprendersi i suoi spazi e ha sottolineato l’urgenza di rendere il benessere dell’ambiente una priorità globale. A beneficiarne sarebbero tutti gli esseri umani: in Italia, più di 1 minore su 3 vive nelle 14 città metropolitane dove l’inquinamento dell’aria è elevato e spesso supera i limiti previsti. Dal 2010 al 2017, si calcola che oltre 193 milioni di persone, nel mondo, siano diventate sfollati o profughi ambientali e, nel solo 2018, 40 milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case a causa di confitti e disastri ambientali. Salvaguardare gli ecosistemi, quindi, non aiuta solo il pianeta. Ma anche la vita di uomini e donne.

Un ecosistema è rappresentato dalla comunità di organismi viventi e di specie diverse che vivono in un particolare luogo e ambiente fisico. Tra gli organismi di un ecosistema e l’ambiente si innestano delle relazioni che danno vita a un continuo scambio di materia ed energia: tutti i giorni usufruiamo dei benefici che offrono gli ecosistemi naturali. Si pensi, per esempio, alla regolazione del clima e della composizione dei gas atmosferici, al controllo dell’erosione, alla produzione del cibo, ai servizi offerti dall’impollinazione. Il Programma ambientale (UNEP) e l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) delle Nazioni unite hanno elencato gli elementi che definiscono l’importanza degli ecosistemi: foreste, mangrovie e torbiere assorbono fino a un terzo delle emissioni di CO₂. Terreni sani possono far crescere piante di miglior qualità, permettendo di alimentare un numero crescente di persone, senza dover abbattere altre foreste. Secondo quanto stimato dalle Nazioni, il ripristino di 350 milioni di ettari di terreno degradato tra oggi e il 2030, potrebbe generare un beneficio economico netto pari a circa 170 miliardi di dollari l’anno (circa 140 miliardi di euro), considerando la protezione dei bacini idrici, l’incremento della produttività agricola, nonché i vantaggi in termini di mitigazione dei cambiamenti climatici grazie al sequestro di oltre 5 miliardi di tonnellate di CO₂: la giornata del 5 giugno lancerà ufficialmente il Decennio delle Nazioni Unite per il ripristino dell’ecosistema, introdotto con l’obiettivo di far rivivere miliardi di ettari e rimuovere dall’atmosfera 13-26 giga tonnellate di gas serra.

In occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) ha messo a disposizione due strumenti:

• La Guida pratica della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2021: composta da 21 pagine, la guida si rivolge a chi sia interessato al ripristino degli ecosistemi, offrendo spunti di riflessione, percorsi e consigli per agire subito a favore del Pianeta. In particolare, l’Ecosystem Restoration Playbook fornisce un’introduzione all’ampia gamma di azioni che possono esser messe in atto fin da subito per rallentare e fermare il degrado degli ecosistemi e favorire il loro pieno recupero.
• Il sito web della Giornata Mondiale dell’Ambiente, utile per non perdersi le ultime news su eventi e iniziative.

Come spiega la Guida pratica messa a disposizione dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, salvaguardare gli ecosistemi è un’azione pratica che parte da te. Cosa puoi fare, quindi, per agire in prima persona?

1. Fare la spesa consapevole. Le scelte individuali quotidiane su ciò che si mangia e si compra sono fondamentali per proteggere gli ecosistemi e quindi la biodiversità: se possibile, è preferibile scegliere prodotti alimentari biologici; cercare alimenti che abbiano poco imballaggio o optare per prodotti alla spina.
2. Ridurre il consumo di carne. La produzione della carne che ha un impatto elevato sull’ambiente: tra i fattori negativi per gli ecosistemi ci sono l’utilizzo di pesticidi, il carburante consumato per i trasporti e lo spreco d’acqua: per produrre un chilo di carne di bue, occorrono infatti più di15mila litri d’acqua.
3. Non usare saponi antibatterici. Meglio utilizzare saponi convenzionali invece di quelli antibatterici. Alcuni scienziati hanno evidenziato che i composti chimici usati nei saponi antibatterici sono persistenti e pongono problemi ambientali.
4. Non sprecare l’acqua. Per farlo, basta seguire ogni giorno alcuni consigli, come controllare che i rubinetti in bagno e in cucina siano ben chiusi e non perdano, preferire la doccia al bagno e installare uno sciacquone intelligente.
5. Riusare, riciclare e riparare. Nelle scelte d’acquisto è importante prestare attenzione alla durata dei beni, alla scelta dell’imballaggio meno ingombrante e più riciclabile. Il riciclo di metà dei 500 kg di rifiuti prodotti ogni anno da ognuno, permette di risparmiare 240 kg all’anno a testa di emissioni di CO₂.
6. Utilizzare il compostaggio. Attraverso il compostaggio i residui della preparazione dei pasti, gli scarti di cibo e dell’orto, l’erba del prato ed il fogliame, vengono trasformati in concime organico riutilizzabile nello stesso orto e nel giardino.
7. Muoversi in modo sostenibile. La mobilità sostenibile gioca un ruolo di fondamentale importanza per seguire uno stile di vita rispettoso dell’ambiente e per restare in salute.
8. Scegliere l’energia rinnovabile. Le energie rinnovabili sono ricavate da fonti energetiche che provengono direttamente dall’ambiente e che si riproducono costantemente secondo ritmi e leggi di natura. Oltre a produrre energia pulita, hanno un basso impatto ambientale. Molte aziende sostenibili agevolano la scelta di energia rinnovabile, come CVA Energie che da sempre si impegna a produrre energia pulita e rinnovabile nel pieno rispetto della natura, per proporre sostenibilità e innovazione in tutte le città d’Italia.