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Nove città italiane scelte dall’Ue per diventare a impatto zero nel 2030

3 minuti
01Finanziamenti per 360 milioni 02Il ruolo strategico delle città per l’obiettivo net zero

La sfida non è semplice e consiste nel raggiungere l’obiettivo d’impatto zero sul clima addirittura vent’anni prima del termine stabilito dall’Unione Europea. A tentare il primato green 100 città europee, che funzioneranno da ecosistemi di innovazione e sperimentazione per lo sviluppo di strategie e progetti intelligenti utili a consentire a tutte le altre città della Ue di diventare climaticamente neutre entro il 2050. Tra le pioniere, l’Ue ha scelto anche nove città italiane: Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino. Unica nota negativa è l’assenza di una città del Sud Italia.

 

01Finanziamenti per 360 milioni

Come sarà possibile raggiungere un obiettivo tanto ambizioso? Attraverso una serie di finanziamenti previsti dal programma per la ricerca Ue denominato Horizon Europe, che metterà a disposizione 360 milioni di euro nel corso del biennio 2022-23. Sfruttando questi fondi saranno avviati entro il 2030 una serie di progetti di innovazione nei settori della mobilità, dell’efficienza energetica e della pianificazione urbana verde, con la possibilità di costruire iniziative congiunte con altri programmi dell’Ue (come quelli relativi alle misure di adattamento al cambiamento climatico, ripristino delle acque e degli oceani, mantenimento del benessere del suolo e delle persone). A far parte del programma, tutti i progetti inerenti l’energia, l’edilizia, la gestione dei rifiuti e dei trasporti, che coinvolgeranno sia cittadini che organismi di ricerca pubblici e privati, puntando ad una vera e propria transizione condivisa verso un futuro più sostenibile. Il compito delle città pioniere è, in sintesi, quello di sviluppare insieme a imprese e cittadini un piano generale per la neutralità climatica che preveda accordi e relativi piani di investimento in tutti i settori d’interesse.

A guardare bene, il progetto si estende anche oltre i confini della Ue. Sono state, infatti, selezionate anche 12 città al di fuori dell’Unione Europea associate al programma Horizon. La lista include: Elbasan in Albania, Sarajevo in Bosnia Erzegovina, Reykjavík in Islanda, Eilat in Israele, Podgorica in Montenegro, Oslo, Stavenger e Trondheim in Norvegia, Istanbul e Izmir in Turchia, Bristol e Glasgow nel Regno Unito.

 

02Il ruolo strategico delle città per l’obiettivo net zero

Perché l’Unione Europea ha deciso di coinvolgere fin da ora tante città in un progetto così ambizioso? Semplice, il ruolo delle metropoli è fondamentale nella mitigazione del clima, visto che pur occupando solo il 4% della superficie terrestre dell’Ue, vi abita il 75% dei suoi cittadini e proprio nelle città si consuma oltre il 65% dell’energia mondiale, rappresentando il 70% delle emissioni globali di CO2. Dall’analisi di queste percentuali si capisce come la mitigazione del clima dipenda in gran parte proprio dalla trasformazione verde e digitale delle città che rappresentano il ponte verso la neutralità climatica entro il 2050, obiettivo che non può essere fallito per nessun motivo. Parola di Green Deal europeo.

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