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Trasporto ferroviario a idrogeno: al via la sperimentazione italiana

3 minuti
01Dove, quando, come e perché l’H2 02Idrogeno anche per il trasporto stradale

Anche il trasporto ferroviario italiano è al centro di una rivoluzione green, che rinnova il comparto regionale e locale puntando sull’idrogeno.

Quindi addio treni a gasolio (che in Italia servono il 10% delle reti ferroviarie) o alimentati da altri idrocarburi fossili, il futuro su rotaia si prepara a percorrere la via della sostenibilità.

Per attuare questo ambizioso progetto sono stati previsti 300 milioni di euro di investimenti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Bisogna ora capire le modalità della sperimentazione, dove sarà avviata la filiera dell’idrogeno e quali sono i termini per la realizzazione dell’ambizioso progetto.

01Dove, quando, come e perché l’H2

Prima di tutto cerchiamo di comprendere perché è stato scelto di puntare sull’idrogeno: questa scelta green risulta strategica per attuare la decarbonizzazione del sistema ferroviario nelle zone dove non è possibile procedere con l’elettrificazione dei treni, consentendo un notevole risparmio sui costi per le nuove infrastrutture.

Il programma prevede investimenti per tutta la filiera, dalla fase di produzione dell’idrogeno green a quella del trasporto e dello stoccaggio, fino alla costruzione delle stazioni di servizio e all’acquisto dei treni.

Le tempistiche hanno come termine per la realizzazione delle dieci stazioni di rifornimento programmate la data del 30 giugno 2026, mentre l’assegnazione delle risorse dovrà essere attuata entro il 31 marzo 2023.

Quali sono le aree selezionate per essere al centro della svolta dell’idrogeno? Le Regioni caratterizzate da elevato traffico in termini di passeggeri e alti livelli di propulsione diesel, come Lombardia, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Calabria, Umbria, Basilicata e Sardegna.

Nel dettaglio, nella nuova mappa dell’upgrade tecnologico ci sono la Valcamonica e il Salento, la ferrovia Circumetnea e quella Adriatico Sangritana, le linee ferroviarie regionali Cosenza-Catanzaro, il collegamento ferroviario tra la città di Alghero e l’aeroporto, la tratta Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona.

Tutte zone già individuate dal Pnrr per avviare un’implementazione dell’idrogeno sul territorio.

02Idrogeno anche per il trasporto stradale

Anche il trasporto stradale sarà al centro degli investimenti volti a sviluppare la filiera dell’idrogeno.

In questo caso saranno 230 i milioni da destinare alla realizzazione di 40 stazioni di rifornimento per veicoli leggeri e pesanti entro il 30 giugno 2026, con notifica dell’aggiudicazione degli appalti entro il 31 marzo 2023.

Sono considerate prioritarie le strade delle aree strategiche per i trasporti stradali pesanti: nel dettaglio, si tratta di zone vicine a terminal interni, delle rotte più interessate al passaggio di mezzi per il trasporto delle merci a lungo raggio e dei collegamenti ai sistemi di trasporto pubblico locale con mezzi alimentati a idrogeno.

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