

Quante sono le aziende di moda che investono in sostenibilità? Quasi nove su dieci. A certificarlo, una ricerca messa a punto da Cikis, la società di Milano che offre consulenza a brand e aziende fashion per aiutarle a intraprendere un percorso di trasformazione sostenibile. Secondo il bilancio, oggi investe in sostenibilità l’89% delle aziende di moda italiane, ben il 45% in più rispetto al 2020. Tra le aziende intervistate ci sono marchi come Original Marines, Carrera, Monnalisa e molti altri: ecco cosa emerge.
01L’impatto della moda sull’ambiente
L’attenzione crescente del settore della moda nei confronti della sostenibilità è fondamentale per ridurne l’impatto ambientale: basti pensare che le emissioni di CO2 prodotte dall’industria della moda rappresentano il 10% delle emissioni globali e si stima che aumenteranno del 60% nei prossimi dieci anni. Il 72% dell’abbigliamento è composto da fibre sintetiche, come poliestere e nylon, la cui produzione produce ossido di azoto, tra i gas serra più dannosi. Inoltre, secondo una stima delle Nazioni Unite, l’85% dei vestiti prodotti finisce in discarica e solo l’1% viene riciclato, senza contare i circa 80 miliardi di abiti scartati ogni anno per difetti di fabbricazione. Per questi motivi, è importante che l’industria della moda prenda consapevolezza dell’impatto ambientale che ha la sua produzione sull’ambiente e plasmi il suo modello di business in modo da tutelare il benessere ambientale. In questo modo, è possibile fare la differenza e educare i consumatori a un nuovo modo di vestire, sostenibile e a basso impatto ambientale.
02Investimenti sulla sostenibilità in crescita
La ricerca elaborata da Cikis ha preso in considerazione 100 aziende di moda italiane: sono stati intervistati 47 brand e 53 aziende della filiera che dichiarano un fatturato superiore a un milione di euro annui: queste, viene spiegato nel rapporto, sono quelle che più probabilmente dispongono delle risorse economiche necessarie per poter effettuare investimenti concreti in sostenibilità. Accanto alle trasformazioni che il Covid ha spinto, accelerando i cambiamenti, anche i consumatori hanno sviluppato maggiore sensibilità al tema della sostenibilità, come testimonia l’incremento della domanda di capi second hand, aumentata del 45% nel breve periodo tra novembre 2019 a febbraio 2020. Ma, la veloce crescita degli investimenti nell’ambito della sostenibilità, si deve soprattutto all’aumento di richieste da parte del mercato: ben il 53% delle aziende intervistate dichiara di investire in sostenibilità per ragioni di competitività e circa il 20% per rispondere alle richieste dei consumatori.
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