Dalla Finlandia la prima batteria a sabbia riscaldata da fonti rinnovabili che immagazzina energia

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01Sabbia: perché è un materiale adatto alla batteria green 02Come funziona la batteria di sabbia

Arriva dalla Finlandia l’ultima frontiera in tema di sistemi di conservazione del calore. Si tratta di una batteria a sabbia, installata nella centrale elettrica di Vatajankoski, che serve la rete di teleriscaldamento della città di Kankaanpää, a circa 300 chilometri da Helsinki.

Il Paese nordeuropeo è il primo del Vecchio Continente ad avere un sistema con questo funzionamento collegato a una rete pubblica.

01Sabbia: perché è un materiale adatto alla batteria green

Perché la sabbia? Si tratta di un materiale che ha la capacità di conservare il calore a temperatura costante per un lungo periodo di tempo, potendo poi essere immessa nella rete di teleriscaldamento cittadino in caso di necessità.

Rappresenta dunque la soluzione perfetta per i lunghi e freddi inverni finlandesi, garantendo un costante riscaldamento delle case. Inoltre, questo sistema riesce a risolvere il problema dell’intermittenza nella fornitura di energia da fonti rinnovabili, quando cioè manca la luce del sole o il vento non soffia.

02Come funziona la batteria di sabbia

A sviluppare la batteria basata sul riscaldamento della sabbia da costruzione, sono stati gli scienziati della Polar Night Energy che hanno puntato su questo materiale perché è capace di assorbire e immagazzinare calore fino alla temperatura di 500°, mantenendola costante nel tempo.

Quello che poi serve è un container in acciaio di 4×7 metri, nel quale vengono versate 100 tonnellate di sabbia, riscaldate con energia solare o eolica attraverso la produzione di calore resistivo, cioè sfruttando il calore che viene prodotto dall’attrito con materiali resistenti al passaggio della corrente elettrica.

A questo punto, l’aria calda prodotta viene fatta circolare nella sabbia per mezzo di uno scambiatore di calore. Se per il momento questo dispositivo è in grado di scaricare fino a 100 kW di energia termica, con una capacità totale di 8 MWh, ossia 80 ore di accumulo di energie, sembra che le prestazioni del sistema possano ulteriormente migliorare arrivando a 8 GWh.

Questo risultato potrebbe rappresentare una svolta green anche per l’industria che è ancora fortemente alimentata dalla combustione di materie fossili, che la Finlandia importa prevalentemente dalla Russia (secondo i dati IEA, il 68% del fabbisogno interno nel 2020 è stato soddisfatto dal gas russo).

Il programma prevede di realizzare un collegamento su larga scala di batterie a sabbia in grado di immagazzinare e bilanciare le richieste di energia, andando a sostituire quelle al litio, diffuse ma molto costose e ingombranti. E soprattutto incapaci di gestire grandi quantità di energia in eccesso, al contrario delle batterie a sabbia che rappresentano un modo economico di immagazzinare energia per lunghi periodi.

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