Obiettivo 100 smart cities entro il 2030: a che punto siamo con il progetto europeo

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01Perché ci sono poche luci e molte ombre nel futuro delle smart cities 02Cosa fare per implementare le smart cities

Uno scenario poco rassicurante quello che viene descritto dal report “Fit for the Future Cities How technology can accelerate Sustainable Change”: c’è ancora molto da fare per raggiungere l’obiettivo 100 smart cities UE entro il 2030 e il tempo stringe.

La ricerca ha rilevato diversi problemi sul tema del cambiamento in chiave sostenibile delle città in 10 Paesi europei, intervistando 550 esperti con ruoli chiave nello sviluppo di tecnologie innovative.

Molti i ritardi a livello politico, troppo il gap tecnologico, scarsa la diffusione delle innovazioni e inadeguato l’investimento finanziario per un settore, quello dello sviluppo delle smart cities, che ha un ruolo strategico per il futuro energetico europeo: infatti, tre quarti dei cittadini della UE vivono in città, che rappresentano il 78% del consumo energetico mondiale.

Questo spiega l’importanza di investire in soluzioni digitali in grado di ridurre il consumo energetico complessivo nelle smart cities, per vincere le sfide dell’efficienza, della mobilità e della digitalizzazione dell’Europa.

01Perché ci sono poche luci e molte ombre nel futuro delle smart cities

Analizzando nel dettaglio lo studio, si nota il grande interesse che l’argomento suscita tra gli addetti ai lavori e gli esperti: le soluzioni smart per le città sono al centro dell’attenzione dell’88% degli intervistati, che dichiarano l’effettivo avvio di un percorso di trasformazione digitale del proprio spazio urbano. Dunque, una platea ampia e interessata, che si mostra molto disponibile a fornire il proprio supporto per far diventare intelligenti le città.

Per il 79% degli esperti, nell’ambito della propria governance nazionale, le soluzioni tecnologiche sono una questione molto apprezzata tanto che 7 città su 10 prevedono investimenti in smart solution con una previsione di spesa che nel 52% dei casi oscilla dai 2 ai 10 milioni di euro.

E ora veniamo agli spetti meno positivi: gli esperti individuano come ostacolo principale alla rapida creazione di una smart city la frammentazione delle responsabilità, che caratterizza sia l’organizzazione territoriale che il coordinamento dei diversi progetti. Un iter troppo complicato e lungo, che spesso richiede interventi a livello di consigli comunali, governo e addirittura organismi intergovernativi come l’UE. E questo allunga i tempi e complica qualsiasi decisione.

Oltre alla mancanza di fondi e alla legislazione troppo complessa, vengono segnalati problemi nella inadeguatezza delle infrastrutture, nella sicurezza e privacy, nella complessità delle procedure di appalto, nelle competenze digitali e nella visione e strategia futura.

02Cosa fare per implementare le smart cities

Individuare i problemi e poi analizzarli chiarisce anche quali sono le possibili soluzioni per risolverli. La ricerca sottolinea quindi il ruolo chiave che la politica può avere nell’accelerare la trasformazione delle smart cities, se capace di intervenire in alcuni ambiti: prima di tutto, è necessario garantire finanziamenti adeguati, attraverso investimenti pubblici e privati. Per ricorrere a tutti i finanziamenti disponibili deve essere realizzata una comunicazione chiara e trasparente che informi le amministrazioni cittadine sui diversi tipi di agevolazioni e finanziamenti disponibili e su come accedervi.

Inoltre, l’accelerazione passa anche per la condivisione delle pratiche migliori in atto nelle diverse smart cities attraverso la creazione di apposite task force che forniscano indicazioni utili sui risultati ottenuti per renderli immediatamente replicabili.

Una smart city deve essere abitata da una popolazione con forti competenze digitali, maturate sia dai lavoratori che devono offrire servizi digitali sempre più avanzati sia dalla popolazione che deve essere in grado di utilizzare e accedere alle soluzioni digitali. Altrimenti non si registrerebbero benefici tangibili per i cittadini. E, per ultimo, ma di importanza fondamentale per la rete digitale che collega un’intera smart city, è la connettività che deve essere di alta qualità, sicura e diffusa.

Seguendo questi suggerimenti, non ci sono margini di errore, ma solo la possibilità di fare subito il salto di qualità nel progettare una smart city che migliorerà il nostro futuro.

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