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Portare le foreste in città: perché è una soluzione sostenibile e rinnovabile

3 minuti
01Cosa sono le foreste urbane 02Quali sono gli alberi di città

Le città e l’inquinamento urbano sono causa dei cambiamenti climatici, ma anche la prima vittima dei loro effetti. Le aree urbane occupano solo l’1,7% dell’intera superficie terrestre emersa, ma ospitano il 70% della popolazione mondiale e sono responsabili dell’80% dell’inquinamento globale: per questo, portare le foreste nelle città, può essere una soluzione per ridurre la portata degli effetti dei cambiamenti climatici e aumentare la resilienza delle città.

01Cosa sono le foreste urbane

Le foreste urbane comprendono lembi di bosco, viali alberati, grandi parchi, orti urbani, giardini, ville storiche e verde di quartiere: rappresentano il “polmone verde” della città e generano un grande valore per la comunità. Gli alberi, ad esempio, agiscono sulla temperatura comportandosi come dei condizionatori naturali: hanno un potere rinfrescante e, con il cambiamento climatico e l’innalzamento delle temperature, si oppongono attraverso processi di evapotraspirazione al cosiddetto “effetto isola di calore” che si verifica in città. Anche il fogliame degli alberi è fondamentale per contrastare il cambiamento climatico: gli alberi dalle folte chiome di foglie ampie sono i più adatti all’azione metabolizzante su polveri sottili e agenti inquinanti. Non solo benefici per il corpo, ma anche per la mente: vivere nel verde produce benefici a livello psicologico e, in cromoterapia, il verde è il colore associato alla serenità.

02Quali sono gli alberi di città

Non tutte le specie si adattano all’ambiente urbano con la stessa efficacia. Per questo, la forestazione delle città deve privilegiare esemplari con alcune precise caratteristiche: è preferibile che gli alberi siano di grandi dimensioni, longevi e a rapido accrescimento, capaci di riprodursi facilmente e con allergenicità nulla o irrisoria. Un’attenzione particolare va allo stato delle radici, perché la quantità di carbonio stoccato nel suolo delle metropoli è superiore a quella presente nella vegetazione. L’Istituto di Biometeorologia del Cnr di Bologna ha indicato una lista degli alberi con le migliori caratteristiche per assorbire CO2, inquinanti gassosi e polveri sottili. Il cerro “divora” in vent’anni 3.100 chili di CO2. Il tiglio nostrano in 100 anni di vita ne elimina più di 11 tonnellate. Efficaci anche l’acero riccio, la betulla verrucosa e il più esotico Ginkgo Biloba capace di assorbire 140 chili di CO2 ogni anno.

 

 

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