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Casa plastic free: ecco quanto si risparmia eliminando l’acqua in bottiglia

4 minuti
01Quanto si risparmia eliminando le bottiglie di plastica 02Come ridurre la plastica in casa: borracce termiche e riciclo delle confezioni

L’Italia è il maggiore consumatore in Europa di acqua in bottiglia: ciò significa che in discarica finiscono, ogni anno, circa 11 miliardi di bottiglie di plastica.

Come emerge dal report di Greenpeace “L’insostenibile peso delle bottiglie di plastica”, circa 7 miliardi di queste bottiglie non vengono riciclate e rischiano quindi di finire nell’ambiente e nei mari.

Per questo motivo, ridurre l’uso di plastica, è un’azione indispensabile che parte dalle proprie abitudini quotidiane. Quasi mai acquistare acqua minerale è davvero necessario e, considerando il grande inquinamento da plastica, è arrivato il momento di fare cambiamenti drastici: un primo passo è eliminare il più possibile l’usa e getta, partendo proprio dalle bottiglie d’acqua di plastica in casa.

01Quanto si risparmia eliminando le bottiglie di plastica

Evitare l’utilizzo di bottiglie di plastica, oltre ai benefici ambientali, permette di usufruire di importanti vantaggi economici: eliminando la plastica a favore di una colonnina d’acqua capace di erogare 4.000 litri d’acqua si risparmiano circa 400 euro all’anno.

Il costo medio di una bottiglia da 0,5 litri, infatti, è di circa 30 centesimi: la quantità fornita dalla colonnina è pari a 8.000 bottigliette da mezzo litro e permette di evitarne l’acquisto ottimizzando anche le risorse economiche.

In casa, ancora più comoda, è l’opzione del depuratore d’acqua: utilizzando un sistema di filtrazione a cinque livelli, il depuratore agisce in diversi momenti sull’acqua del rubinetto eliminando di volta in volta le scorie minerali e nocive che sarebbe meglio evitare per i fini alimentari e culinari. In questo modo, è possibile bere l’acqua del rubinetto in totale sicurezza.

Inoltre, a differenza dell’acqua che sgorga dal rubinetto, l’acqua nelle bottiglie di plastica ha una data di scadenza: non è l’acqua a scadere, ma il fatto che questa sia racchiusa nella plastica per troppo tempo la espone ad alcuni rischi ed è per questo che va consumata entro un certo periodo. Un ulteriore fattore che incrementa il consumo e lo spreco di plastica.

02Come ridurre la plastica in casa: borracce termiche e riciclo delle confezioni

Oltre al depuratore, anche in casa è consigliabile dotarsi di borracce termiche: oltre al rispetto dell’ambiente, permettono anche di mantenere i liquidi contenuti alla temperatura desiderata.

Si può scegliere tra diversi modelli e materiali –  le borracce più diffuse sono quelle in acciaio – ma il segreto è senza dubbio la doppia camera di isolamento: grazie a questo accorgimento tecnico le bevande contenute all’interno possono mantenere la temperatura fredda fino a 24 ore e preservare la temperatura calda fino a 12 ore.

Insieme alle diffuse bottiglie di plastica, riempiono cucine e frigoriferi anche imballaggi e confezioni di alimenti: per ridurne l’impatto ambientale, oltre a prediligere la spesa alla spina, si può ricorrere al riciclo.

Ad esempio, la vaschetta di plastica di un piatto pronto, può diventare un portagioie personalizzato. Riutilizzare le confezioni da riciclare in un cassetto, invece, le rende perfetti organizer. Anche a tavola, la plastica può essere reimpiegata in modi più sostenibili: le vaschette in plastica possono diventare le basi per un originale centrotavola floreale.

Soluzioni ingegnose e facili da applicare, capaci di fare la differenza: dalla riduzione delle bottiglie di plastica, al riciclo creativo del materiale.

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