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Il decalogo per salvare i nostri mari: cosa puoi fare

6 minuti
01Usa un posacenere portatile 02Fai la raccolta differenziata 03Non gettare le lenti a contatto nello scarico 04Usa una borraccia di metallo 05Scegli creme solari non inquinanti 06Controlla il pesce che mangi 07Fai la spesa al peso 08Usa una borsa di stoffa 09Stop alla cannuccia nei drink 10Pulisci le spiagge

Secondo le stime dell’Unep, il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite, nel 2050 negli oceani di tutto il mondo ci sarà più plastica che pesce: ogni anno sono 8 milioni le tonnellate di rifiuti plastici che finiscono nelle acque di tutto il mondo, di cui il 90% arrivano trasportati dai fiumi e circa l’80% consiste in packaging e plastica monouso. Ma non è solo la plastica a costituire un grave danno per salute degli oceani: a inquinare le acque del pianeta, ci sono migliaia di litri di sostanze inquinanti disperse: dalle creme e oli solari, microparticelle derivanti dalla decomposizione delle lenti a contatto e mozziconi di sigaretta. I piccoli gesti quotidiani sono fondamentali per fare la differenza: ecco dieci facili consigli da metter in pratica per avere uno stile di vita più consapevole e rispettoso dell’ambiente.

01Usa un posacenere portatile

Un filtro di sigaretta, per biodegradarsi, impiega ben cinque anni. Ogni anno, a livello globale, 4,5 tonnellate di sigarette vengono disperse nell’ambiente. Esattamente come la plastica, molti di questi rifiuti finiscono con l’inquinare gli oceani e le spiagge. I filtri delle sigarette sono formati da composti chimici letali per la fauna ittica sia marina che di acqua dolce. Non lasciare in spiaggia e in mare i mozziconi, oltre che una basilare forma di rispetto per la collettività, è un’azione di profondo rispetto per l’ambiente. Ricorda di portare sempre con te, in borsa o in zaino, un piccolo posacenere portatile: un accorgimento minimo che, una volta acquisito, può aiutare gli altri e l’ambiente.

02Fai la raccolta differenziata

Il tasso globale del riciclo di plastica è del 25% e la maggior parte dei rifiuti fatti di questo materiale finisce negli oceani. Perché una bottiglia di plastica si degradi, occorrono almeno 450 anni e i danni per l’ambiente sono incalcolabili. Per questo motivo, è fondamentale riciclare la plastica e fare la raccolta differenziata in modo corretto: non farlo, significa condannare alla discarica, al termovalorizzatore o peggio all’oceano un rifiuto che sarebbe potuto essere riciclato.

03Non gettare le lenti a contatto nello scarico

Oltre 24 milioni le persone ogni giorno indossano le lenti a contatto: se gettate nello scarico, diventano parte delle oltre 63.000 microplastiche presenti per ogni km2 di oceano, e si trasformano in cibo per pesci e molluschi, intossicandoli. L’abitudine di gettarle nel wc o nello scarico del lavandino, senza pensarci troppo, è molto diffusa, ma estremamente dannosa: le lenti a contatto vanno infatti gettate nell’apposito bidone per la raccolta del secco/indifferenziato. Non farlo mancare nel tuo bagno ecologico.

04Usa una borraccia di metallo

Più comoda e sostenibile, la borraccia di metallo è un’ottima alternativa alla bottiglia di plastica. Puoi riempirla ogni volta che ne hai bisogno e portarla con te: ne risparmierai in termini economici e avrai fatto la tua piccola parte per ridurre l’uso della plastica. Il mercato offre numerose opzioni per tutte le esigenze: dalla varietà di dimensioni ai colori più sgargianti per rendere anche la borraccia un accessorio cool e un’abitudine irrinunciabile.

05Scegli creme solari non inquinanti

Alcuni cosmetici o creme solari possono contenere elementi molto pericolose per la fauna acquatica come ad esempio l’ossibenzone o l’octinoxato: una volta rilasciate in acqua, queste sostanze danneggiano i coralli esercitando su di loro un effetto scolorente. Leggi con cura le etichette di creme e cosmetici e presta attenzione alle sostanze che le creme che stai per acquistare contengono.

06Controlla il pesce che mangi

La pesca industriale incontrollata sta decimando le popolazioni ittiche: in Italia sono stati imposti stop alla pesca per salvaguardare la riproduzione di diverse specie e il mercato è stato costretto ad adattarsi alla domanda implementando il pescato di importazione. Per questo motivo, può accadere che due piatti di pesce su tre che si consumano al ristorante siano di importazione. Per avere un’alimentazione sostenibile, controlla sempre le etichette del pesce che compri, cercando di prediligere quello italiano pescato in zone popolate.

07Fai la spesa al peso

Per ridurre la mole di involucri che ogni giorno si riversano nell’ambiente, scopri la spesa alla spina: è possibile comprare la maggior parte di prodotti in negozi che si occupano di spesa al peso, in cui gli alimenti e i prodotti non vengono pre-confezionati, ma venduti nell’esatta quantità di cui hai bisogno. Inoltre, per alcuni prodotti come i detersivi, puoi tornare in negozio sempre con lo stesso flacone, in modo da riempire nella quantità desiderata ed evitare la produzione inutile di scatole e involucri che una volta a casa getteresti subito via.

08Usa una borsa di stoffa

Riutilizzabile, comoda e pratica: la borsa di stoffa è la soluzione ideale per fare la spesa in modo sostenibile. Inoltre, molto spesso, è più capiente dei sacchetti che ti consegnano in cassa e quindi ti basterà usarne una sola.  Ma attenzione al green washing dell’industria fashion: una borsa di stoffa, per essere davvero sostenibile, deve essere realizzata con stoffa biodegradabile e riciclabile.

09Stop alla cannuccia nei drink

Una piccola azione ma con un forte impatto: se tutti rinunciassimo alla cannuccia nei drink, soprattutto d’estate, l’utilizzo di plastica potrebbe ridursi in modo consistente. Per quanto apparentemente poco voluminosa, la cannuccia di plastica è un oggetto molto dannoso per l’ecosistema marino ed è stata inserita nell’elenco dei dieci oggetti di plastica monouso messi al bando dalla direttiva dell’Unione Europea a partire dal 2021. Perché, allora, non cominciare a goderti il tuo drink direttamente dal bicchiere?

10Pulisci le spiagge

Non solo un gesto di rispetto per il pianeta, ma anche un’occasione di socialità all’insegna di obiettivi comuni: pulire le spiagge può essere un ottimo modo per condividere buone pratiche sul rispetto dell’ambiente. Organizzare una raccolta rifiuti di gruppo, magari aderendo ad una campagna, è un’iniziativa lodevole che può contribuire a ripulire le spiagge e integrare azioni ecologiche di gruppo in una routine quotidiana.

 

 

 

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