foreste_urbane_transizione_ecologica

Foreste urbane: in che modo aiutano la transizione ecologica e rendono le città più sostenibili

4 minuti
01Foreste urbane: quali sono i progetti previsti nel mondo 02A che punto siamo in Italia con le foreste urbane

A salvare le città rendendole sempre più sostenibili e salutari ci penseranno le foreste urbane. Cosa sono? Spazi verdi come lembi di bosco, viali alberati, grandi parchi, orti urbani, giardini, ville storiche e verde di quartiere che, sottratti al traffico, allo smog e alle povere sottili rappresentano un luogo dove rigenerarsi e mitigare gli effetti negativi della soffocante urbanizzazione.

Sono tanti gli esempi di foreste urbane realizzate in molte città del mondo negli ultimi anni: dall’australiana Melbourne alla nostra Milano, passando per la nebbiosa Londra fino alla chiassosa Barcellona, raggiungendo il Canada con Vancouver o la Colombia con Bogotà. Ma il futuro riserva anche dell’altro: quali saranno le caratteristiche delle nuove città a emissioni zero?

01Foreste urbane: quali sono i progetti previsti nel mondo

“Andare oltre”: è questo il motto da usare per la progettazione delle nuove città verdi e agevolare la transizione ecologica nei centri urbani. Non bastano ettari ed ettari di boschi, giardini e prati, attraversati da piste ciclabili. Bisogna guardare al di là del proprio territorio urbano, superare i confini cittadini per costruire reti verdi diffuse, capaci di collegare la città al territorio circostante.

Questo cambio di prospettiva guida il progetto World Park, ideato da Richard Weller: il “Parco mondiale” nasce dalla strategia di destinare gli investimenti in quelli che sono stati individuati come gli hotspot della biodiversità. Quanti sono? Ci si riferisce a 36 regioni nelle quali l’obiettivo della conservazione delle specie può avere un enorme impatto nel garantire la biodiversità globale.

 

Altro progetto di ampio respiro è il Pan-European ecological network, che ha l’obiettivo di collegare i corridoi verdi di tutta l’Europa, che comprende aree nodali, corridoi ecologici, fasce di salvaguardia e aree di rigenerazione.

La necessità di bloccare l’eccessiva urbanizzazione nasce dall’esigenza di fermare le forti pressioni sull’ambiente di cui sono colpevoli le città: i centri urbani intensamente popolati modificano il clima locale creando delle “isole di calore”, e riducono la disponibilità di risorse naturali.

E la situazione andrà solo peggiorando in futuro, se non si attuano soluzioni verdi come le foreste urbane. Infatti, nonostante le città coprano il 3% della superficie terrestre, rappresentano il 60-80% del consumo globale di energia e il 75% delle emissioni di carbonio mondiali.

A questo quadro già critico si aggiunge il problema che la maggior parte dell’espansione urbana futura avverrà in aree a scarso sviluppo economico, nelle quali potrebbe aumentare il degrado ambientale e peggiorare la sicurezza o la salute pubblica.

02A che punto siamo in Italia con le foreste urbane

In Italia si pensa ad attuare un piano complesso, un “Parco reticolare sistemico di alberi e foreste” che colleghi le aree urbane all’ampia struttura forestale alle aree protette interne del Paese. Uno spazio immenso e multifunzionale, dove boschi, prati, orti sociali, campi si alternano anche a foreste verticali, come pareti e tetti verdi, soluzioni di bioingegneria, sistemi intelligenti rinnovabili che possono aiutare le città a diventare più vivibili e abitabili secondo i ritmi della natura e i principi della sostenibilità.

Come attuare questo progetto? Attribuendo un nuovo ruolo ad alcuni ambiti cittadini, che sono trascurati e poco valorizzati. Si tratta di recuperare boschi naturali residui, aree abbandonate, semi-abbandonate o degradate, aree ex-industriali e siti contaminati, realizzare impianti artificiali e rimboschimenti, piantagioni forestali e policicliche, dove portare avanti le nuove frontiere del restauro ecologico.

Con questo obiettivo, il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato un avviso per la sperimentazione di progetti di forestazione urbana: con un finanziamento di 330 milioni di euro la mission è piantare 6,6 milioni di alberi nelle città metropolitane entro il 2024.

 

Promo
CVA SCONTO40

L'offerta, pensata per le case in Valle d'Aosta, che taglia gli aumenti di prezzo: 40% di sconto sulla materia prima per chi sceglie CVA Energie!

vai all'offerta
cop26

COP26, Rinnovabili: ecco cosa prevede la conferenza sul cambiamento climatico

100 miliardi di dollari con cui costruire pale eoliche e centrali fotovoltaiche in Asia, Africa e America Latina: l’impegno preso dalla Global Energy Alliance for People and Planet durante la COP26.

La top ten delle città più resilienti dopo la pandemia

Tra gli indici utilizzati per stilare la classifica, anche i fattori ambientali, sociali e di governance.