Energia sostenibile e rinnovabile: protagonista al Salone del CSR e dell’innovazione sociale

5 minuti
01Rinnovabili al centro del CSR delle aziende. Perché? 02La parola giusta è impegno: CVA e il piano di investimenti nelle rinnovabili

Elettrificazione dei consumi, decarbonizzazione, innovazione tecnologica sono i temi al cento dell’interesse delle imprese italiane, sempre più impegnate a investire nelle rinnovabili. Ancora di più oggi, a seguito dei cambiamenti in atto nello scenario internazionale, le aziende sono chiamate ad avere una condotta etico-sociale che dimostri sempre più attenzione verso la sostenibilità e un impegno in grado di coinvolgere attivamente organizzazioni, stakeholder e privati per consentire all’energia pulita di raggiugere obiettivi ambiziosi.

01Rinnovabili al centro del CSR delle aziende. Perché?

Il Salone del CSR e dell’Innovazione Sociale, che si è tenuto lo scorso ottobre, ha evidenziato come la politica aziendale deve impegnarsi nella concreta diffusione dell’energia pulita. Perché? Le fonti rinnovabili consentono di ridurre la dipendenza energetica dalle fonti fossili. In Italia il 38% dell’elettricità che consumiamo viene dalle rinnovabili, ma in realtà questa percentuale è la stessa del 2014. Se il nostro Paese avesse continuato a crescere nelle rinnovabili come nel periodo precedente a questa data, si sarebbe evitato il consumo di un quarto delle importazioni del gas dalla Russia.  Questa è una lezione che non bisogna dimenticare per il futuro.

Oggi ci sono obiettivi ambiziosi, ma più attuabili perché i prezzi per costruire impianti rinnovabili sono crollati: dopo quattro anni di stallo a causa del blocco delle autorizzazioni, la situazione sta cambiando in Italia e nel 2022 sarà installata una potenza 3 volte superiore rispetto agli anni precedenti e nel 2023 si raggiungeranno 5 -6 gigawatt. Come emerso dal Salone del CSR, si è rimesso in moto un meccanismo che permetterà al nostro paese di arrivare al 72% di energia rinnovabile tra 8 anni, anche se le utilities dell’energia sono convinte che si possa andare oltre e spingere sull’acceleratore grazie alle tecnologie. Inoltre, c’è stato un crollo dei prezzi delle materie prime negli ultimi 10 anni: oggi un impianto fotovoltaico costa dieci volte di meno rispetto a un decennio fa. Altro motivo per cui investire nelle rinnovabili.

Inoltre, nel corso del Salone del CSR è stato evidenziato come le fonti rinnovabili siano centrali nella risposta alla crisi energetica perché la loro installazione non richiede i tempi lunghi necessari per la costruzione di centrali per carburanti fossili o per il nucleare. Tra le soluzioni, la diffusione di impianti rinnovabili in grado di garantire l’autoconsumo di privati e imprese, per i quali non è richiesto nessun iter autorizzativo.

02La parola giusta è impegno: CVA e il piano di investimenti nelle rinnovabili

Da qui l’impegno di CVA, azienda attiva nel settore della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili da oltre vent’anni: il Gruppo produce circa tre miliardi di kWh all’anno di energia pulita 2,9 miliardi di kWh di energia idroelettrica, 320 milioni di kWh di energia eolica e 17 milioni di kWh di energia fotovoltaica. L’energia prodotta mediamente in un anno è in grado di rifornire più di un milione di famiglie.

Come ha ribadito Enrico De Girolamo, direttore generale di CVA durante il suo intervento al Salone, l’approccio di CVA è da sempre 100% sostenibile: a dimostrarlo il piano strategico industriale che prevede di investire nei prossimi 5 anni 650 milioni in rinnovabili, soprattutto nel fotovoltaico. Una scelta dettata dal fatto che le sue tempistiche autorizzative sono le più veloci (1-2 anni). Tuttavia De Girolamo ha anche ricordato che il focus dell’attività di CVA è da sempre l’idroelettrico, che rappresenta la fonte più importante tra quelle rinnovabili in Italia ed è l’unica ad essere parzialmente programmabile risolvendo le problematiche relative al bilanciamento delle reti.

Proprio sul futuro dell’idroelettrico è emersa una riflessione importante nel corso dell’intervento di De Girolamo: gli impianti idroelettrici italiani hanno mediamente più di 70 anni e necessitano di attività di revamping per continuare in modo efficace a funzionare ancora per un secolo. Dunque è urgente che venga affrontato a livello nazionale il problema della scadenza di una serie di concessioni a fronte di 10 miliardi di investimenti bloccati.

Inoltre bisogna investire in modo parallelo anche sulle reti di distribuzione e trasmissione perché la progressiva elettrificazione e modernizzazione della rete rappresenta uno dei cardini del passaggio alle fonti rinnovabili nella produzione di energia.

È chiaro che il settore energetico necessita di una visione sistemica in grado di realizzare nuove connessioni di crescita comune tra le aziende, la politica e i privati, soprattutto nel contesto attuale che richiede di affrontare in modo radicalmente diverso le nuove sfide globali.

Promo
CVA SMART

L’offerta che propone il prezzo dell’energia sempre al passo con il mercato per le pertinenze della tua casa.

vai all'offerta
tecnologie aziende

Decarbonizzazione energetica: cos’è e quali tecnologie servono alle aziende per raggiungerla

L’emergenza ambientale spinge sempre più aziende a investire in tecnologie che consentano una riduzione delle emissioni di CO₂. Con la definizione di Green Company, infatti, si indica un’azienda impegnata a ridurre al minimo il proprio impatto ambientale. Qual è la
combustibili

Combustibili fossili: cosa sono e in cosa differiscono rispetto alle fonti rinnovabili

Riconosciuti come i principali responsabili dei cambiamenti climatici, da cosa sono composti esattamente e perché sono così dannosi?

Celle solari in perovskite: il fotovoltaico di nuova generazione che incrementa l’efficienza

Celle solari in perovskite: il fotovoltaico di nuova generazione che incrementa l'efficienza